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Nave Rigassificatore Ravenna Bonaccino

A Ravenna arriva la firma al decreto autorizzativo per la nave rigassificatrice Snam

Bonaccini: “Nonostante i tempi stretti indicati dal Governo, abbiamo svolto un lavoro meticoloso di analisi del progetto”

Via libera definitivo. In mattinata è arrivata la firma al Decreto di approvazione del Provvedimento Autorizzatorio Unico per la nave Snam di rigassificazione destinata al porto di Ravenna, Emilia Romagna. Un traguardo testimoniato dalla conferenza stampa del presidente di Regione Stefano Bonaccini, del sindaco Michele De Pascale e dell’ad di Snam Stefano Venier.

L’unità garantirà un flusso annuo di almeno 5 miliardi di metri cubi di gas naturale, circa un sesto della quantità oggi importata dalla Russia. Il Governo aveva pianificato un iter di 120 giorni per adempiere a tutte le tappe e il traguardo è arrivato. Adesso, specifica la nota ufficiale regionale, “toccherà a Snam procedere all’affidamento dei lavori per la realizzazione dell’opera – investimento previsto, circa 1 miliardo di euro – nei tempi stabiliti”.

Lo scorso 28 ottobre il progetto era stato approvato all’unanimità dalla Conferenza dei Servizi che, nel dare parere positivo, aveva definito alcune prescrizioni – richieste dal Comune di Ravenna – soprattutto sotto il profilo ambientale, di mitigazione e compensazione, oltre a quelle relative al monitoraggio dell’opera. Prima ancora, il 19 ottobre, era arrivato l’ok da parte del Comune di Ravenna con beneplacito bipartisan (differentemente dalle divisioni emerse a Piombino).

OK DEFINITIVO ALLA NAVE SNAM DI RAVENNA, BONACCINI ESULTA

“Nonostante i tempi stretti indicati dal Governo, insieme al territorio e a tutti gli organismi coinvolti abbiamo svolto un lavoro meticoloso di analisi del progetto, individuando tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema, di mare e di terra, oltre alle mitigazioni necessarie. Arrivando a un via libera condiviso dalle parti sociali e dalla comunità locale, dall’intero distretto dell’energia ravennate, una eccellenza nazionale”, ha commentato stamani in conferenza stampa il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

“Procediamo, quindi, verso la realizzazione di un’opera al servizio di tutto il Paese, che intendiamo fare insieme al Parco eolico e del fotovoltaico più grande in Italia e fra i maggiori in Europa, sempre al largo di Ravenna, perché il futuro, chiusa la fase di transizione ecologica, è nelle energie rinnovabili”, ha chiosato.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO DI RAVENNA DE PASCALE

Secondo il primo cittadino ravvenate, Michele De Pascale, “con la firma del decreto da parte del Commissario straordinario Stefano Bonaccini si completa l’iter autorizzativo nel pieno rispetto dei tempi assegnati dal Governo, del progetto del rigassificatore galleggiante che ora è pronto per essere realizzato”.

E ancora: “A Bonaccini e a tutta la struttura commissariale vanno i miei ringraziamenti per lo straordinario lavoro fatto in questi mesi. Raggiungiamo così un traguardo fondamentale per l’autonomia energetica del Paese. In questo contesto Ravenna, capitale energetica italiana, ha fatto e farà la propria parte mettendo a disposizione il suo know-how e dando dimostrazione di grandissimo senso di responsabilità per sostenere famiglie e imprese in un momento di così grave crisi energetica. Ora ci aspettiamo altrettanta celerità sul progetto del Parco eolico offshore, su cui auspichiamo un altrettanto forte coinvolgimento della Regione”.

IL MARCHIO DI SNAM

Infine, le parole dell’ad di Snam Stefano Venier: “Siamo molto soddisfatti di questo importante risultato che da un lato registra la conclusione di un iter, quello autorizzativo, e dall’altro segna il punto di partenza operativo”, ha commentato. Ringrazio la struttura commissariale, il Comune di Ravenna e tutti gli enti coinvolti per lo spirito di collaborazione ed il forte senso di responsabilità che hanno dimostrato nel far prevalere l’interesse nazionale e dotare il Paese di una infrastruttura fondamentale alla resilienza ed alla sicurezza energetica nazionale”.

“L’Emilia-Romagna – ha proseguito Venier – è una regione dalla solida vocazione energetica e rappresenta il baricentro del sistema gas paese, grazie alle interconnessioni di trasporto e al sistema di stoccaggio strategico che ospita sul proprio territorio. Ravenna poi, ha una doppia valenza strategica, non solo come location ideale per far fronte all’attuale emergenza, ma in un’ottica prospettica, gode di una posizione favorevole ad accogliere i futuri flussi LNG dal Mediterraneo orientale, area che ospita giacimenti con interessante potenziale di sviluppo. Un apprezzamento particolare, vorrei anche indirizzarlo alla società PIR azionista della società Petra, da cui abbiamo acquistato l’infrastruttura in mare dove ormeggerà la nave rigassificatrice e che, grazie alla velocità dell’accordo siglato con loro, ci consentirà di rendere operativa l’unità entro i prossimi 24 mesi”.

BESSI (PD): UN ATTO CRUCIALE PER IL PAESE

“La firma di Stefano Bonaccini per il via libera al rigassificatore di Ravenna è un atto cruciale per il Paese e conferma il ruolo strategico dell’Emilia Romagna in campo energetico. Con la firma del presidente della Regione Stefano Bonaccini sul Decreto di approvazione del provvedimento autorizzatorio unico del progetto della Snam finalmente potremo dare il via all’installazione di una nave rigassificatore di Gnl a Ravenna. È una scelta cruciale per tutto il Paese, non dimentichiamolo, che conferma l’Emilia-Romagna come piattaforma strategica per la gestione della risorsa gas”. Il consigliere regionale Pd Gianni Bessi commenta così la chiusura dell’iter di approvazione del progetto del rigassificatore di Ravenna.

“Il risultato è stato reso possibile da un intenso lavoro e da un percorso partecipativo, a cui ho partecipato come membro delle due commissioni economia e ambiente regionali, che ha coinvolto in prima fila il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, il consiglio comunale di Ravenna, il tavolo regionale del lavoro e del clima e quello dell’economia locale. Senza dimenticare il lavoro puntuale della Conferenza dei servizi, con oltre 60 enti che hanno avuto la possibilità di integrare la progettualità”.

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