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Gas

Gpl Manfredonia, per il Mise obiettivo tutelare il territorio e i cittadini

Sul polo Gpl Manfredonia di Energas, la sottosegretaria Todde ha risposto a un’interrogazione scritta presentata dal Pd alla Camera

“Voglio ribadire ancora una volta che ogni tipo di determinazione politica sarà basata sul contemperamento di due interessi: rispettare il territorio interessato e tutelare i cittadini di quel territorio; e non potrà prescindere dall’esito contrario del referendum consultivo che si è svolto sul tema”. Il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde ha chiarito così, in una risposta scritta a un’interrogazione alla Camera, la posizione del governo sulla vicenda del deposito costiero di prodotti petroliferi e l’annesso gasdotto della società Energas S.p.A., da realizzare nel comune di Manfredonia.

COSA DICE IL PROGETTO

Il progetto si propone di costituire un polo nazionale per l’approvvigionamento di GPL, potendo disporre delle infrastrutture per la ricezione/esitazione del prodotto Gpl via mare, gomma e su rotaie, a fronte di un investimento previsto di circa 30 milioni di euro.

L’ITER DELLA VICENDA

“Come noto agli interroganti, sono già state indette tre riunioni della Conferenza dei servizi – ha proseguito Todde -. Nonostante il parere favorevole delle amministrazioni coinvolte, il Sindaco di Manfredonia ha manifestato la propria contrarietà all’intervento, e si è anche svolto un referendum consultivo sul tema, con esito nettamente contrario alla realizzazione del deposito. Tali circostanze hanno spinto la Regione Puglia, che aveva espresso parere favorevole nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale, ad allinearsi alle determinazioni dell’Ente locale in sede di Conferenza di servizi. Di conseguenza, l’ultima riunione della Conferenza dei servizi si è conclusa con l’accordo delle Amministrazioni di richiedere formalmente alla Regione Puglia, non presente alla riunione, di esprimere l’intesa, positiva o negativa, comprensiva degli aspetti paesaggistici.

L’IMPUGNAZIONE AL TAR

Tuttavia, in data 6 dicembre 2018, ha proseguito il sottosegretario “la Soprintendenza per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia ha disposto l’annullamento d’ufficio della propria nota del 4 dicembre 2018, con la quale aveva invece espresso parere favorevole. Conseguentemente, questa iniziativa ha bloccato la conclusione dell’istruttoria e la richiesta di intesa alla Regione Puglia. Energas S.p.a. ha impugnato al T.A.R. Puglia il provvedimento della Soprintendenza, con richiesta di sospensiva cautelare, e si è tutt’ora in attesa del relativo giudizio”.

L’ESITO DEL CONTENZIOSO INFLUIRA’ SUL PROCEDIMENTO

“Come già detto dal Ministro Stefano Patuanelli, l’esito del contenzioso in essere influirà sul procedimento. Solo al termine del contenzioso, infatti, potrà considerarsi conclusa l’istruttoria (e quindi chiedere l’intesa alla Regione) ovvero potrà proseguirsi con un supplemento istruttorio per gli aspetti di competenza della Soprintendenza. Il MiSE, infatti, avrebbe proceduto con richiesta di intesa alla Regione alla fine dell’ultima riunione della Conferenza dei servizi, se non fosse intervenuta l’autotutela della Soprintendenza e il conseguente contenzioso, posto che sull’istanza di autorizzazione paesaggistica si pronuncia la Regione, dopo avere acquisito il parere vincolante del soprintendente”, ha concluso Todde.

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