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Corea del Sud: cala l’import di greggio iraniano, sale il Kazakstan

Il taglio è dovuto al tentativo di Seul di ridurre le spedizioni di greggio da Teheran nel tentativo di ottenere dagli Usa un’esenzione dalle sanzioni comminate all’Iran per il suo programma nucleare

A luglio la Corea del Sud ha tagliato del 45,8% su base annua le importazioni di greggio dall’Iran dopo la reintroduzione delle sanzioni statunitensi, mentre le importazioni da Kazakistan, Stati Uniti e Messico sono salite proponendosi quali fonti alternative.

A LUGLIO IL NONO MESE DI CALO CONSECUTIVO DI IMPORT DALL’IRAN

Il paese del Nord-est asiatico ha importato 6,2 milioni di barili di greggio dall’Iran il mese scorso, rispetto agli 11,44 milioni di barili di un anno fa, secondo i dati rilasciati dalla Corea National Oil Corp (Knoc). Ciò segna il nono calo consecutivo dal novembre dello scorso anno, quando le importazioni dall’Iran calarono del 26,8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 10,37 milioni di barili. Per i primi sette mesi di quest’anno, le importazioni iraniane sono scese del 36% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 56,2 milioni di barili, rispetto agli 87,81 milioni di barili dello stesso periodo dell’anno scorso. Nel 2017 le importazioni di greggio iraniano aumentarono del 32,1% a 147,87 milioni di barili.

SEUL HA CHIESTO UNA DEROGA ALLE SANZIONI USA.DIFFICILE TROVARE CONDENSATI COME QUELLI IRANIANI

Il calo è dovuto anche al tentativo della Corea del Sud di ridurre le spedizioni di greggio dall’Iran nel tentativo di ottenere un’esenzione dalla decisione degli Stati Uniti di imporre nuovamente sanzioni a Teheran per il suo programma nucleare, secondo un funzionario della Knoc. Seul ha, infatti, chiesto una deroga alle sanzioni statunitensi per continuare ad acquistare condensato iraniano, affermando che è difficile trovare fonti alternative a causa dei fornitori limitati. Circa il 70% del greggio iraniano importato nella Corea del Sud è condensato, e più della metà del condensato che la Corea del Sud importa viene dall’Iran. Seul ha già avuto due incontro a giugno e luglio con funzionari americani mentre un terzo è previsto a breve.

AUMENTA L’IMPORT DA KAZAKISTAN, STATI UNITI, MESSICO

Per compensare la perdita di barili iraniani, gli importatori sudcoreani hanno aumentato le importazioni da Kazakistan, Stati Uniti, Messico e da altri fornitori non Opec. Le importazioni dall’ex paese sovietico sono salite di oltre sette volte a luglio, passando da 1,07 milioni di barili di un anno fa a 7,68 milioni di barili. Nel mese di luglio il Kazakistan è diventato il quarto maggiore fornitore di greggio della Corea del Sud, superando i tradizionali approvvigionatori del Medio Oriente come Emirati Arabi Uniti, Iran appunto e Qatar. Nel periodo gennaio-luglio gli apporti dal Kazakistan sono balzati quasi quattro volte a 31,15 milioni di barili, dai 7,32 milioni di barili di un anno fa. La Corea del Sud ha importato, inoltre, dagli Stati Uniti 5,37 milioni di barili di greggio. Nei primi sette mesi, l’apporto di greggio statunitense a Seul è salito più di sei volte a 19,7 milioni di barili, dai 3,08 milioni di barili dell’anno precedente. Anche le importazioni di greggio messicano sono raddoppiate a 3,98 milioni di barili nel mese di luglio, rispetto agli 1,95 milioni di barili dell’anno precedente.

CALA ANCHE L’IMPORT DALL’ARABIA SAUDITA

Nel frattempo, le importazioni di greggio della Corea del Sud dal suo principale fornitore, l’Arabia Saudita, sono diminuite del 10,6% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 24,38 milioni di barili in luglio. In totale, la Corea del Sud ha importato nel mese di luglio 96,67 milioni di barili, pari a 3,12 milioni di barili/giorno, di greggio, in aumento del 3,3% rispetto ai 93,58 milioni di barili dello scorso anno. Ciò ha segnato il quarto consecutivo aumento delle importazioni di greggio dal mese di aprile, ma le importazioni di luglio sono diminuite dell’1,4% rispetto ai 97,99 milioni di barili di giugno. Nei primi sette mesi le importazioni di greggio sono salite del 2,8% su base annua, attestandosi a 654,1 milioni di barili.

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