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Cina Eolico Offshore

I piani dello Hebei, in Cina, sul carbone e l’acciaio

La provincia cinese dello Hebei punta a rendere coal-free il distretto di Xiong’an, con l’obiettivo di farne un polo di sviluppo economico

Le autorità della provincia cinese dello Hebei, nel nord del paese, ridurranno il consumo di carbone per ragioni ambientali, con l’obiettivo di rendere coal-free il nuovo distretto di Xiong’an – che dovrà fungere da polo di sviluppo per la regione economica di Pechino-Tianjin-Hebei – entro la fine del 2021. Lo Hebei è tuttavia una provincia industriale, dove si produce acciaio e cemento, ed entrambi i settori sono notevoli consumatori di carbone.

IL CONSUMO DI CARBONE

Non è chiaro quanto carbone sia stato consumato nello Hebei l’anno scorso, ma secondo i calcoli di Argus la provincia ne ha venduto per circa 46 milioni di tonnellate. Secondo i dati dell’associazione cinese dell’industria del carbone, CCTD, nel 2020 l’intera Cina ha consumato 3,6 miliardi di tonnellate di carbone.

LA CINA RIDUCE L’INTENSITÀ DI CARBONIO

L’annuncio delle autorità dello Hebei arriva nel mentre il governo centrale si è impegnato a ridurre l’intensità di carbonio dell’economia cinese nel quadro del piano quinquennale 2021-2025. Il ministero cinese dell’Ecologia e dell’ambiente ha fatto sapere che la nazione ha ridotto la sua intensità di carbonio del 18,8 per cento dal 2015 al 2020.

L’INQUINAMENTO NELLO HEBEI

Lo Hebei è tenuto sotto osservazione da Pechino da diverso tempo, visto che quattro città della provincia rientrano nella lista delle dieci più inquinate nel paese. Le autorità locali hanno anche imposto una serie di restrizioni alla produzione di cemento e di acciaio, senza specificare quando verranno rimosse.

LA CINA E DISTACCO DAL CARBONE

Nonostante lo sforzo dello Hebei verso una maggiore sostenibilità ambientale, si prevede però un aumento del consumo complessivo di carbone in Cina fino al 2025. La ripresa dell’economia, e delle attività industriali, dalla pandemia di coronavirus favorirà probabilmente un maggiore utilizzo di questo combustibile.

La Cina è il principale emettitore di gas serra, responsabile di circa il 30 per cento del totale globale, ma vuole arrivare alla neutralità carbonica – l’azzeramento netto delle emissioni – entro il 2060. Particolarmente complesso, anche per questioni occupazionali, sarà proprio il distacco dall’industria del carbone.

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