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Intensità Di Carbonio

La Cina ha ridotto l’intensità di carbonio del 18,8%

In cinque anni la Cina ha ridotto la sua intensità di carbonio del 18,8%. Il paese è il primo emettitore di gas serra al mondo

Il ministero cinese dell’Ecologia e dell’ambiente ha fatto sapere che la Cina ha ridotto la sua intensità di carbonio del 18,8 per cento dal 2015 al 2020. Il paese è il principale emettitore di gas serra, responsabile di circa il 30 per cento del totale globale.

COSA SIGNIFICA INTENSITÀ DI CARBONIO

Con “intensità di carbonio” si intende la quantità di emissioni di anidride carbonica prodotte per unità di PIL. Il ministero ha detto che la Cina ha superato gli obiettivi di riduzione previsti (fissati al 18 per cento), e che il calo è coinciso con un periodo di crescita del PIL: da 68,9 trilioni di yuan nel 2015 a 101,6 trilioni nel 2020.

-1% NEL 2020

L’Istituto nazionale di statistica cinese ha detto che, nel solo 2020, l’intensità di carbonio del paese è diminuita dell’1 per cento rispetto all’anno precedente.

GLI OBIETTIVI DI DECARBONIZZAZIONE DELLA CINA

Il presidente Xi Jinping ha annunciato a settembre 2020 che la Cina arriverà alla neutralità carbonica – ovvero all’azzeramento delle proprie emissioni nette – entro il 2060. Un obiettivo ambizioso, che Pechino intende raggiungere attraverso un insieme di fonti e tecnologie diverse: le rinnovabili (con 1200 gigawatt di capacità eolica e installata entro il 2030), il nucleare (con 70 GW entro il 2025) e la cattura del carbonio, tra le tante.

LA QUESTIONE DEL CARBONE

Per quanto riguarda però il carbone – il combustibile fossile più inquinante, di cui la Cina è il primo consumatore al mondo –, il governo non ha introdotto un divieto alla costruzione di nuove centrali.

GLI INQUINANTI DI TERRA E ACQUA

Il ministero dell’Ecologia ha parlato inoltre dei metalli pesanti, e in particolare del cadmio, come degli inquinanti principali che danneggiano la qualità dei terreni agricoli cinesi. Specificando però che oltre il 90 per cento della terra arabile contaminata era comunque sicura per l’agricoltura.

Nel 2020 c’è stato anche un deterioramento della qualità dell’acqua nelle aree marine al largo di Shanghai e della provincia orientale dello Jiangsu.

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