Presentato come la rivoluzione dei trasporti, l’Hyperloop di Elon Musk oggi arranca tra scavi lenti, costi esorbitanti e progetti cancellati. Il sogno di volare a 1.200 km/h sotto terra si è trasformato in una corsa a ostacoli
Circa dieci anni fa Elon Musk presentò al mondo l’Hyperloop, una rete sotterranea ultraveloce in grado di sconfiggere il traffico cittadino e trasformare il modo di muoversi nelle metropoli. Un treno in un tubo che, secondo il miliardario sudafricano, percorrerà la tratta Los Angeles–San Francisco (circa 560 km) in circa 35 minuti, raggiungendo una velocità di 1.200 km/h. Una promessa che rischia di trasformarsi in un fallimento da 900 milioni di dollari.
GLI SCAVI PER L’HYPERLOOP VANNO A RILENTO
Il costo stimato per la versione passeggeri era di circa 6 miliardi di dollari. La Boring Company ha raccolto investimenti per oltre 900 milioni di dollari da nomi altisonanti come Sequoia Capital e il fondo di Peter Thiel, ma i risultati concreti lasciano a desiderare. Il problema principale è che gli scavi sono lenti e costosi. Per questa ragione, i piani per espandersi in altre metropoli come San Jose, Nashville, Chicago, Baltimora e perfino Dubai sono rimasti per lo più sulla carta o sono stati cancellati.
TUTTI I PROBLEMI DI MUSK
Realizzare l’Hyperloop su vasta scala significa affrontare costi molto elevati, autorizzazioni complesse, acquisizione di aree e adeguamenti ambientali e normativi. Lievi imperfezioni nella pista o negli elettromagneti possono causare vibrazioni molto intense a velocità elevate, fino a livelli considerati “estremamente sgradevoli” per i passeggeri.
L’entusiasmo iniziale è stato sostituito da ritardi, cancellazioni e un modello di business che assomiglia a un servizio di taxi sotterraneo. Alcuni osservatori incolpano Musk di non prestare abbastanza attenzione a un progetto così ambizioso, diviso tra Tesla, SpaceX e X. Nel frattempo, la valutazione privata dell’azienda è scesa da 8,6 a 6,4 miliardi di dollari.
A CHE PUNTO SIAMO?
A quasi dieci anni dal lancio, l’unico progetto realmente operativo è la “Vegas Loop”: otto miglia di tunnel scavati, di cui meno di quattro in funzione, che trasportano visitatori del centro congressi di Las Vegas a una velocità massima di 35 miglia orarie. Un ridimensionamento importante rispetto al progetto presentato nel 2013 all’interno di Hyperloop Alpha, un white paper di 57 pagine. The Boring Company, intanto, continua a lavorare per espandere la rete di Las Vegas e migliorare le tecnologie di scavo.
COME FUNZIONA L’HYPERLOOP DI MUSK
Il sistema immaginato da Musk prevede capsule (o “pod”) che viaggiano all’interno di tubi a bassa pressione, con ridotta resistenza aerodinamica e attrito. Il sistema punta sulla levitazione con magneti permanenti e magnetica passiva. Le capsule sono alimentate da motori lineari a induzione e ventilatori assiali, per minimizzare attrito e consumi energetici.
Riuscirà Musk a trasformare la sua idea in una leva per rivoluzionare davvero il trasporto urbano o rimarrà un costoso esperimento?