Orsted, il più grande sviluppatore offshore del mondo, afferma che le condizioni meteorologiche “straordinariamente sfavorevoli” incideranno sui profitti
Orsted ha incolpato le basse velocità del vento in tutta Europa per il fatto che i suoi profitti per il 2021 possano incidere sui profitti annuali. Secondo quanto riporta il Financial Times Mads Nipper, amministratore delegato del gruppo danese, ha dichiarato che aprile, maggio e giugno sono stati il terzo peggior trimestre per l’eolico negli ultimi 22 anni nel Mare del Nord, dove Orsted ha la maggior parte dei suoi parchi eolici.
PERSI 220 MLN DI DOLLARI
“Su 88 trimestri registrati, è un trimestre di vento straordinariamente povero”, ha detto Nipper. La riduzione della velocità del vento è costata a Orsted 1,4 miliardi di corone danesi (220 milioni di dollari) in guadagni persi, ha dichiarato la società. Secondo il numero uno dell’azienda danese l’ebitda per l’intero anno dovrebbe posizionarsi nell’estremità inferiore delle previsioni, intorno a 15-16 miliardi di corone danesi (2,4-2,5 miliardi di dollari), supponendo che la velocità del vento torni alla normalità per il resto del 2021.
COLPITE ANCHE SSE E RWE
Le basse velocità del vento hanno colpito diverse società europee attive nel settore delle energie rinnovabili, tra cui SSE nel Regno Unito e RWE in Germania.
RWE, ad esempio, ha incolpato le condizioni meno burrascose di quest’anno nell’Europa settentrionale e centrale per il calo del 21% degli utili rettificati della sua attività eolica offshore nei primi sei mesi dell’anno. L’utility tedesca ha registrato una perdita di 42 milioni di euro nella sua divisione eolica e solare onshore, in calo rispetto a un utile di 299 milioni di euro dell’anno precedente.