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I dazi USA potrebbero rimodellare l’industria globale dell’auto

Nel suo rapporto del primo semestre 2025, l’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA) ha affermato che gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato di esportazione per i produttori Ue in termini di valore, dopo il Regno Unito

Con una mossa dalle importanti implicazioni per l’industria automobilistica globale, gli Stati Uniti hanno introdotto un dazio del 15% sulle importazioni di auto dall’Unione europea. Secondo un avviso del registro federale del 24 settembre scorso, la misura riguarda sia le automobili che i ricambi auto. L’avviso ha inoltre specificato che i dazi sono retroattivi al 1° agosto.

LA LUNGA NEGOZIAZIONE SUI DAZI TRA UNIONE EUROPEA E STATI UNITI

Come ricorda Oilprice, il nuovo dazio arriva dopo l’annuncio del 21 agosto, da parte di Stati Uniti e Unione europea, in merito ad un “Quadro per un accordo sul commercio reciproco, equo ed equilibrato”. In precedenza, le importazioni dal blocco commerciale Ue erano soggette a dazi fino al 25%.

“La maggior parte delle nuove tariffe entrerà in vigore per le merci Ue spedite a partire dal 1° settembre, ma l’agevolazione per automobili e ricambi era subordinata all’introduzione da parte dell’Ue di una legge volta a ridurre i dazi sulle merci americane”, ha riportato il quotidiano economico The Irish Times in un annuncio del 24 settembre, aggiungendo che “l’Ue ha dato seguito a tale azione il 28 agosto, aprendo la strada all’amministrazione Trump per retrodatare la nuova tassa automobilistica”.

LA REAZIONE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA TEDESCA

I rapporti indicano che, in seguito alla notizia, i prezzi delle azioni dei produttori auto tedeschi sono aumentati. Il 24 settembre il prezzo delle azioni Volkswagen alla Borsa di Francoforte ha chiuso a 93,40 euro, in rialzo del 3,2% rispetto ai 90,50 euro del 22 settembre. I dati di borsa indicano che l’ultimo prezzo è in rialzo di oltre il 12,6% rispetto al minimo dell’8 aprile di 82,92 euro.

LA PRESSIONE DELLE AUTO CINESI E IL RUOLO DEGLI USA NEL MERCATO EUROPEO

L’industria automobilistica europea, inoltre, ha dovuto far fronte alla pressione delle importazioni di veicoli cinesi, tra cui automobili di fascia alta, piccoli camion utilitari e bus, che in alcuni casi erano più economici di oltre il 20% rispetto alle unità prodotte internamente.

Nel suo rapporto del primo semestre 2025, l’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA) ha affermato che gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato di esportazione per i produttori Ue in termini di valore, dopo il Regno Unito. Citando i dati Eurostat, l’associazione mostra che nel primo semestre le esportazioni verso gli USA hanno totalizzato quasi 17,3 miliardi di euro, in calo del 13,6% rispetto a poco più di 20 miliardi di euro.

L’ACEA ha aggiunto che gli Stati Uniti occupano il terzo posto in termini di volume, con un calo dell’8,9%, passando da 305.701 unità a 351.264. Alla base di questi cali ci sono stati gli elevati dazi originariamente imposti dall’amministrazione Trump, oltre che la conseguente incertezza nelle catene di approvvigionamento.

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