I petrolieri fanno il loro ingresso, in grande stile, nell’automotive a fianco di Renault e Geely per rilanciare gli e-fuels. Aramco acquisirà infatti una quota di minoranza nella nuova società partecipata dalla casa automobilistica francese e dal produttore cinese
I petrolieri fanno il loro ingresso, in grande stile, nell’automotive a fianco di Renault e Geely. L’obiettivo è rilanciare gli e-fuels. Aramco acquisirà infatti una quota di minoranza nella nuova società partecipata dalla casa automobilistica francese e dal produttore cinese. Il colosso del petrolio possiederà il 20% della joint venture che svilupperà e produrrà motori a combustione interna alimentati da e-fuels e tecnologie ibride. La nascente società produrrà ogni anno oltre 5 milioni di motori a combustione interna, sistemi ibridi e plug-in.
E-FUELS, ARAMCO SI ALLEA CON RENAULT E GEELY
Il Ceo di Renault, Luca De Meo, ha firmato una lettera d’intenti che ha convinto arabi e cinesi a collaborare per il futuro dell’automotive. Un’arma in più per i critici verso modi e tempi della transizione proposti dalla Commissione Europea.
Infatti, la nuova joint venture realizzerà motori alimentati da e-fuels e sistemi ibridi più efficienti per fornire alternative al full electric. Una decisione che appare oggi ancora più lungimirante, mentre un numero crescente di Paesi solleva obiezioni nei confronti del Regolamento Ue che vieta le endotermiche dal 2035 e della direttiva antinquinamento Euro 7. Obiezioni che potrebbero convincere l’Unione Europea ad aprire ai carburanti green, come chiedono con forza Francia, Germania e Italia.
I carburanti sintetici hanno già la maturità tecnologica necessaria a fornire le stesse prestazioni su strada dei combustibili fossili. I passi successivi affinché gli e-fuels possano prendere piede sono avviare una produzione di massa e sviluppare motori appositi. Proposito che muove il nuovo soggetto che si affaccia nel mondo dell’automotive.
I DETTAGLI DELL’ACCORDO
I rappresentanti di Renault e Geely hanno rivelato che le due società possiederanno la stessa quota, senza specificare a quanto ammonta. Tuttavia, a gennaio Reuters ha anticipato che Aramco stava trattando la partecipazione al 20% in un’azienda. Tutto fa pensare che le altre due case automobilistiche si spartiranno ognuna il 40%.
“Questa lettera di intenti rappresenta un altro importante passo avanti nel nostro continuo impegno per le tecnologie dei trasporti ed offre una base per sostenere la ricerca e lo sviluppo di Aramco nel settore dell’innovazione dei motori. Il nostro progetto di collaborazione con Geely e il Gruppo Renault sosterrà lo sviluppo dei gruppi motopropulsori in tutta l’industria automotive e rientra nell’impegno di più ampio respiro di tutte le nostre operazioni mondiali”, ha commentato Mohammed Y.Al Qahtani, Vice Presidente Esecutivo del Downstream di Aramco.
LE SPERANZE DI RENAULT
“Questa partnership con Aramco potrà dare un vantaggio nella corsa verso le tecnologie Ice a ultra-basse emissioni consentirà di portare al livello superiore l’attività che sviluppiamo con Geely Group” ha detto il Ceo di Renault Luca de Meo a Reuters.
L’azienda francese spera di continuare a tenere in piedi la produzione di auto a combustione interna sfruttando il potenziale degli e-fuels, mentre continua il proprio percorso di transizione verso l’elettrico.
“L’ingresso di Aramco porta in tavola un know-how unico che aiuterà a sviluppare innovazioni rivoluzionarie nei settori dei combustibili sintetici e dell’idrogeno”, ha detto De Meo.
Renault e Geely insieme dispongono di 17 stabilimenti che producono motori endotermici e 5 centro di ricerca e sviluppo nel mondo.
L’ingresso nella compagine del gigante dell’Oil&Gas Aramco può dare lo sprint definitivo nella corsa alle alimentazioni del futuro.