Gozzi sull’energy release: “L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’UE ed è la seconda economia industriale europea: come tale va rispettata. Non siamo figli di un dio minore”
La trattativa tra il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e la Commissione europea sull’energy release è chiusa orma da almeno due settimane, eppure da Bruxelles non arrivano notizie.
LE PAROLE DEL MINISTRO PICHETTO
Ieri era stato il ministro Gilberto Pichetto Fratin a confermare che dall’Ue si fanno attendere: “Ho detto al direttore di dare un colpo di telefono al suo corrispondente, è un problema di lettera. Non vorrei essere io a chiamare la Ribera, tanto per capirci, non sarebbe corretto”.
GOZZI (FEDERACCIAI): RITARDI DELLA TECNOCRAZIA EUROPEA SONO INACCETTABILI, ITALIA VA RISPETTATA NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE
Ma il tema dell’abbattimento dei costi dell’energia per le energivore si fa sempre più pressante, tanto che oggi a tuonare è il Presidente di Federacciai Antonio Gozzi: “I ritardi della tecnocrazia europea, con riferimento ai rilievi sulla misura dell’energy release, sono inaccettabili. Non solo perché creano una situazione di incertezza su un provvedimento essenziale per l’industria italiana, che ha il costo dell’energia più alto in Europa, ma anche perché non tengono in alcun conto gli indirizzi espressi dalla nuova Commissione Von der Leyen. L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’UE ed è la seconda economia industriale europea: come tale va rispettata. Non siamo figli di un dio minore”.
COS’È L’ENERGY RELEASE
La misura di Energy Release, definita in collaborazione con il MASE e il GSE, serve a dare alle imprese un meccanismo pluriennale di fornitura di energia pulita a prezzi competitivi. La platea delle imprese energivore in Italia è di circa 3.800, di cui 400 grandi imprese e 3.400 di dimensione medio-piccola.
La misura prevede un periodo di anticipazione di durata pari a 36 mesi, durante il quale il GSE cede l’energia nella sua disponibilità alle imprese energivore in cambio dell’impegno alla realizzazione di impianti rinnovabili attraverso i quali verrà restituita, nei venti anni successivi, l’energia anticipata.
Più precisamente le aziende energivore beneficiano per un periodo di tre anni di un prezzo calmierato pari a 65 €/MWh attraverso la stipula, singolarmente o tramite un aggregatore, di un contratto per differenza a due vie con il GSE (contratto di anticipazione). Mentre gli energivori si impegnano a far entrare in esercizio la nuova capacità rinnovabile, anche attraverso soggetti terzi, entro 40 mesi dal contratto di anticipazione.
La nuova capacità di generazione può essere realizzata mediante nuovi impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici di potenza pari almeno a 200 kW e dovrà essere complessivamente pari almeno al doppio di quella necessaria alla restituzione dell’energia anticipata dal GSE.
ENERGY RELEASE 2.0 HA RACCOLTO 559 ISTANZE PER 70 TWH DI VOLUMI
Sono state presentate al GSE 559 istanze che hanno coinvolto 3.400 soggetti energivori. Il volume di energia elettrica richiesta supera i 70 Terawattora. Grazie all’Energy Release si potrà realizzare nuova capacità di energia da fonti rinnovabile per oltre 5 Gigawatt di potenza.
NEL 2024 IL PREZZO MEDIO DELL’ELETTRICITÀ ITALIANA È STATO DI 108 EURO AL MWH CONTRO I 78 DELLA GERMANIA E I 58 DELLA FRANCIA
Una ricerca di Enea ha analizzato il prezzo dell’elettricità sulla Borsa italiana e il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) scoprendo che, nel corso del 2024, in Italia si è registrato un valore medio di 108 €/MWh. Un dato nettamente superiore a quello registrato in Francia (58 €/MWh), Spagna (63 €/MWh) e Germania (78 €/MWh).