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Il caldo? Aiuta le vendite di condizionatori ma non lavoratori e commercio (domani il tavolo al ministero del Lavoro)

È allarme in Italia e Spagna per le ondate di calore: si pensa a Cig e smart working. Aumentano di consumi elettrici (e le bollette)

È boom di condizionatori e ventilatori nel Sud Europa e in particolare in Italia e Spagna colpite da temperature estreme molto alte nel corso dell’ultima settimana.

BOOM DI CONDIZIONATORI E VENTILATORI

Come riporta Reuters, il rivenditore italiano di elettronica di consumo Unieuro, che ha più di 500 negozi in tutto il paese, ha dichiarato che le vendite di prodotti per la climatizzazione sono raddoppiate nella settimana fino al 21 luglio rispetto alla stessa settimana dell’anno scorso.

El Corte Inglés, una delle più grandi catene di grandi magazzini della Spagna, ha affermato che a metà luglio aveva già venduto il 15% in più di unità rispetto allo scorso anno alla fine di agosto.

Nonostante l’aumento dei prezzo dell’elettricità – che in parte aveva scoraggiato l’acquisto di apparecchi di raffrescamento – le ondate di calore di questa settimana stanno spingendo i consumatori a prendere in considerazione l’installazione di climatizzatori, secondo OCU, un’organizzazione di consumatori in Spagna.

URSO: IL CALDO CONTRIBUISCE ALL’INFLAZIONE, NEL PNIEC PRIORITA’ A SMART WORKING E SETTIMANA LAVORATIVA CORTA

Lo stesso ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una intervista al “Corriere della Sera” ha spiegato che “il caldo di queste settimane impone una risposta rapida: perciò nella proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), che il ministero dell’Ambiente ha inviato alla Commissione europea, sono stati indicati prioritari interventi come lo smart working e la settimana lavorativa corta. Il tavolo al ministero sono certo fornirà risposte concrete”.

Oltre all’inflazione anche il caldo contribuisce al caro prezzi, ha aggiunto il ministro: “Va premesso che l’inflazione in Italia sta diminuendo più rapidamente che in altri Paesi europei, ma noi vogliamo fare di più anche per evitare che gli aumenti diventino strutturali come è avvenuto durante la fiammata del 2007/2009. Stiamo lavorando per calmierare i prezzi dei beni di largo consumo individuando un paniere non solo alimentare con meccanismi che definiremo in questi giorni con tutti gli attori della filiera, dalla grande distribuzione organizzata a produttori e commercianti. L’obiettivo da raggiungere già prima della pausa estiva e’ un accordo di sistema per un ‘trimestre anti inflazione'”.

CONFESERCENTI: IL CALDO FRENA GLI ACQUISTI, 3,4 MILIARDI A RISCHIO

A confermare il pericolo caldo per gli acquisti arriva Confesercenti in vista del tavolo sull’emergenza caldo al ministero del Lavoro, previsto per domani mattina, secondo cui alte temperature e bassi consumi non impatta solo sul lavoro, ma in generale scoraggia l’attività all’aperto riducendo anche la propensione al consumo delle famiglie e mette a rischio circa 3,4 miliardi di euro di spesa.

In tutta Italia, le imprese associate – ha sottolineato Confesercenti – segnalano un rallentamento degli acquisti e un cambiamento delle fasce orarie di chi va a fare compere nei negozi: cittadini e turisti rinunciano allo shopping nelle ore più calde del giorno, concentrandolo nel tardo pomeriggio, in particolare dalle 18 in poi. Uno spostamento sfavorevole per il commercio sulle aree pubbliche: nei mercati e mercatini all’aperto, tradizionalmente attivi la mattina, alcuni associati segnalano cali fino al 30% delle vendite rispetto allo scorso luglio. Stesso discorso anche per le attività della ristorazione: il caldo straordinario scoraggia l’utilizzo di dehors e tavoli all’esterno, in particolare nelle città del centro sud.

Inoltre, ha spiegato ancora l’associazione, intensificando l’utilizzo di condizionatori, aumentano i consumi elettrici a scapito di altre spese: nella prima settimana segnata dall’avvento di Caronte sono aumentati del 7%. A fine anno la spesa per l’energia delle famiglie, stima Confesercenti, dovrebbe restare a quota 20 miliardi, ancora 6,6 miliardi oltre quanto pagato nel 2020.

IN AUMENTO IL NUMERO MEDIO DI ORE DI UTILIZZO CLIMATIZZATORI

Il numero medio di ore di utilizzo dell’aria condizionata è aumentato del 26,5% a Siviglia nei primi 15 giorni di luglio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo i dati di Sensibo, che vende dispositivi per aiutare le persone a ridurre il consumo energetico dell’aria condizionata.

In molti hanno optato per una ventilazione più facile da installare: un ventilatore da soffitto da 139,95 euro è stato tra i primi dieci articoli più venduti nella categoria homeware sul sito di Amazon Spagna, mentre in Italia un climatizzatore mobile da 319 euro è stato il 17° più venduto della categoria.

IN AUMENTO LE VENDITE ANCHE SU AMAZON BUSINESS

Anche le aziende stanno investendo nella climatizzazione. Amazon Business, dove le aziende possono ordinare forniture, questo mese ha registrato un aumento di oltre il 20% delle vendite di condizionatori portatili in Spagna, Italia e Francia rispetto a luglio dello scorso anno.

Non sono esenti i dispositivi più piccoli, come i ventilatori portatili e quelli indossati al collo, che vengono venduti a migliaia e gli aiuti per gli amici a quattro zampe: El Corte Inglés ha dichiarato che i tappetini rinfrescanti per cani e gatti sono stati tra gli articoli più venduti nei negozi questo mese.

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