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Pichetto Italia-Spagna transizione

Il ministro Pichetto al XX Foro di dialogo Italia-Spagna: la transizione tenga conto di competitività e sostenibilità per imprese e famiglie

Il titolare del Mase ha spiegato che “l’Italia intende mettere al centro dell’agenda di politica energetica europea anche lo sviluppo del mercato dell’idrogeno, il sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica, lo sviluppo della CCS e del nucleare di nuova generazione”

“L’Europa si trova di fronte alla sfida epocale del cambiamento climatico, essendosi posta obiettivi molto ambiziosi in termini di neutralità climatica che dovranno essere raggiunti tenendo al contempo in considerazione gli aspetti della sicurezza energetica e della sostenibilità economica e sociale per le famiglie e le imprese”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo alla XX edizione del Foro di dialogo Italia-Spagna in corso a Barcellona e organizzato da AREL (Agenzia fondata da Nino Andreatta e coordinata da Enrico Letta), CEOE (Confederación Española de Organizaciones Empresariales) e SBEES (Societat Barcelonina d’Estudis Economics i Socials de Foment de Treball).

LA VISIONE DELL’ITALIA SULLA FINANZA CLIMATICA

“Anche nel negoziato condotto dall’Unione europea alla COP29 – ha spiegato Pichetto – l’Italia ha portato una visione di una finanza climatica più efficace e che tenga conto dei mutati equilibri globali. A Baku abbiamo lavorato per portare nel dibattito della COP lo spirito del Piano Mattei, volto a creare stabilità e crescita su entrambe le sponde del Mediterraneo con un approccio pragmatico e basato sul principio della neutralità tecnologica, cui si ispira peraltro il nostro Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC)”.

Secondo il titolare del Mase “un elemento centrale è la competitività. Le politiche climatiche ed energetiche devono essere allineate ad una strategia industriale che salvaguardi la competitività europea, come sottolineato dal recente rapporto Draghi. A livello nazionale procediamo sulla semplificazione e accelerazione delle procedure autorizzative e sulla individuazione delle aree di accelerazione insieme alle Regioni”.

L’IDROGENO, LE ENERGIE RINNOVABILI E LA CCS

“Per il futuro l’Italia intende mettere al centro dell’agenda di politica energetica europea anche lo sviluppo del mercato dell’idrogeno, il sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica, lo sviluppo della CCS e CCUS (Cattura e Stoccaggio/Utilizzo del Carbonio) e del nucleare di nuova generazione, in attesa di avere l’energia da fusione. Nei trasporti, oltre all’elettrificazione diretta, i biocarburanti dovranno avere un ruolo complementare già nel breve termine per decarbonizzare il parco veicoli esistente.

È una campagna che abbiamo condotto nel G7 e nel G20 e contiamo di proseguire anche in Europa con un esecutivo appena insediatosi, che quindi potrà fare le sue scelte con una prospettiva rinnovata, direi meno ideologica e più legata anche alle mutate condizioni rispetto a quando il Green Deal era stato immaginato”.

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