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Enel Storace

Il nuovo piano strategico di Enel? Nel segno della decarbonizzazione

Starace (ad e dg di Enel): Il 2019 ha segnato un punto di svolta per le dinamiche di trasformazione del settore energetico a livello globale e ci aspettiamo un’accelerazione dei trend di decarbonizzazione ed elettrificazione nei prossimi anni.

Con il nuovo Piano Strategico 2020 – 2022, presentato a Milano, “Enel intende accelerare la decarbonizzazione del proprio mix di generazione, attraverso significativi investimenti nella crescita delle rinnovabili, riducendo progressivamente la generazione da fonti termoelettriche. Nel percorso verso la completa decarbonizzazione entro il 2050, la nostra robusta pipeline di progetti rinnovabili garantisce visibilità ben oltre il periodo di piano”. È quanto ha annunciato Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale Enel.

INVESTIMENTI NEI TRE ‘SUSTEINABLE DEVELOPMENT GOAL’

In totale saranno 28,7 miliardi di euro gli investimenti organici, pari a un incremento dell’11% rispetto al piano precedente. Gli investimenti porteranno ad un Ebitda atteso di 20,1 miliardi di euro nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti nel 2019). L’allocazione degli investimenti sarà rivolta a tre Sdg (sustainable development goal) principali, che coprono circa il 95% del capex totale di gruppo: Sdg 7 (Energia Pulita e Accessibile), 9 (Industria, Innovazione e Infrastrutture) e 11 (Città e Comunità Sostenibili), tutto finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo 13 (Lotta contro il Cambiamento Climatico). Inoltre Enel punta al raggiungimento di tutti gli altri Sdg promuovendo un modello di business sostenibile e adottando comportamenti sostenibili.

La metà degli investimenti sarà, dunque, destinata alla decarbonizzazione, con 14,4 miliardi per nuova capacità rinnovabile nell’ottica della progressiva sostituzione della generazione a carbone.

“L’aumento consentirà di cogliere le importanti opportunità associate alle dinamiche di mercato, oltre che affrontare i cambiamenti climatici – segnala la società- conseguendo così l’obiettivo del Gruppo di raggiungere la totale decarbonizzazione del mix di generazione entro il 2050”.

SERVIZI E INFRASTRUTTURE PER DECARBONIZZAZIONE

A Enel X saranno dedicati 1,1 miliardi di euro per la continua realizzazione di servizi ed infrastrutture a sostegno della decarbonizzazione e dell’elettrificazione, facendo leva sul modello platform-based e con un contributo atteso di 0,4 miliardi di euro alla crescita dell’EBITDA di Gruppo.

Nel Piano strategico 2020-2022 Enel prevede la realizzazione di 736.000 punti di ricarica pubblici e privati per veicoli elettrici entro il 2022, rispetto agli 82.000 stimati nel 2019.

La decarbonizzazione tramite nuovi servizi sarà facilitata da un aumento della capacità di demand response a 10,1 Giga Watt nel 2022, contro 6,3 GW stimati per il 2019 e da 439 Mega Watt di capacità di accumulo nel 2022 dai 113 MW stimati per il 2019.

Nel percorso verso la decarbonizzazione completa entro il 2050, Enel ha previsto una roadmap con obiettivi a medio termine, certificati dalla Science based targets initiative (SBTi), con una riduzione attesa del 70% delle emissioni di gas serra dirette per kWh al 2030 rispetto ai livelli del 2017, fino a raggiungere circa 125 grammi/kWh.

SULLE FONTI RINNOVABILI

Entro il 2022, si prevede che il Gruppo sviluppi 14,1 Giga Watt di nuova capacità rinnovabile (+22% rispetto al piano precedente) e riduca la capacità e la produzione da carbone del 61% e del 74%, rispettivamente, dai livelli del 2018.

La capacità rinnovabile aggiuntiva prevista dal Piano 2020-2022 comprende: 5,4 GW dalla sostituzione della generazione convenzionale con le rinnovabili in Italia, Spagna e Cile, per un investimento complessivo di 5,6 miliardi di euro; 5,1 GW conseguiti con accordi di fornitura con clienti commerciali e industriali principalmente in Brasile e negli Stati Uniti, per un investimento complessivo di 4,7 miliardi di euro; 3,6 GW dallo sviluppo di mercati nuovi o di recente ingresso, in modo diretto (1,1 GW con investimenti per 1,2 miliardi di euro) e attraverso joint ventures (2,5 GW).

Inoltre, la netta accelerazione della crescita in capacità rinnovabile sosterrà il piano di Enel 2020-2022 verso la dismissione del carbone entro il 2030. Entro la fine del periodo di piano si prevede che Enel riduca la produzione globale da carbone del 75% circa rispetto al 2018. Allo stesso tempo, la percentuale delle rinnovabili sulla capacità totale dovrebbe raggiungere 60% in tre anni, “guidando l’aumento della redditività del parco impianti” e aumentando la produzione a zero emissioni di CO2 fino al 68% nel 2022.

PIANO STRATEGICO SOLIDO E CONFERMA DELL’UTILE NETTO ORDINARIO E DEI DIVIDENDI

Nel suo Piano strategico 2020-2022 Enel indica un utile netto ordinario per il 2022 atteso a 6,1 miliardi di euro (+27% dai 4,8 miliardi previsti per il 2019), con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente

“La solidità di questo piano strategico e la significativa visibilità sui risultati ci consentono di confermare il target di utile netto ordinario di Gruppo per il 2020 e di aumentare quello del 2021 rispetto al piano precedente, oltre a fissare nuovi incrementi nei target dell’EBITDA e dell’utile netto ordinario per il 2022. Analogamente, possiamo confermare la nostra politica triennale sul dividendo minimo per azione, rivedendone al rialzo i target del 2020 e 2021 rispetto al piano dell’anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione in aumento a 40 centesimi di euro per il 2022”, ha dichiarato l’ad e direttore generale di Enel Francesco Starace.

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