La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che “l’istituzione di un centro per le materie prime critiche per monitorare, acquistare congiuntamente e immagazzinare questi minerali rientra in un piano per il 2026 costellato di azioni volte a sostenere l’indipendenza dell’Unione europea”
L’Unione europea punta ad acquistare e immagazzinare materie prime essenziali per garantire l’approvvigionamento di minerali e metalli essenziali per settori che vanno dalla difesa alle case automobilistiche. La proposta – spiega Politico – fa parte di un nuovo piano di lavoro annuale presentato ieri e concepito per rispondere al “momento di indipendenza dell’Europa”.
UN CENTRO EUROPEO PER LE MATERIE PRIME CRITICHE
L’istituzione di un ‘centro per le materie prime critiche’ – ha dichiarato ieri al Parlamento europeo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – “per monitorare, acquistare congiuntamente e immagazzinare questi minerali, così essenziali per la nostra sovranità industriale, rientra in un piano per il 2026 costellato di azioni volte a sostenere l’indipendenza dell’Unione. Il nostro ordine regionale e globale si sta ridisegnando, e l’Europa deve lottare per il suo posto, in un mondo in cui alcune grandi potenze sono ambivalenti o ostili nei nostri confronti”.
LA COMPETIZIONE CON LA CINA SULLE MATERIE PRIME CRITICHE
La Cina – che domina l’approvvigionamento di minerali essenziali – ad inizio ottobre ha annunciato ampi controlli sulle esportazioni di magneti in terre rare e delle relative materie prime per motivi di sicurezza nazionale, suscitando preoccupazioni da parte dell’industria. Il responsabile commerciale dell’Unione europea, Maros Sefcovic, ieri ha incontrato il suo omologo cinese per discutere di un percorso da seguire.
Nell’ambito del suo grande piano per diversificare l’approvvigionamento di minerali al di fuori della Cina, presentato nel 2023, Bruxelles aveva già annunciato l’intenzione di aumentare il monitoraggio e di incrementare gli acquisti e gli stoccaggi congiunti.
“UN’EUROPA SOVRANA E INDIPENDENTE”
“Oltre alle materie prime, l’Europa deve avere il controllo delle tecnologie critiche che plasmeranno l’economia di domani”, ha affermato von der Leyen in merito ai piani per il 2026, citando iniziative in diversi settori, tra cui batterie, cloud, intelligenza artificiale e materiali avanzati, e piani per un criterio “Made in Europe” per i prodotti sensibili negli appalti pubblici.
Citando la necessità di un’Europa “sovrana e indipendente”, la Commissione Ue ha organizzato il suo piano di lavoro per il 2026 suddividendolo in 6 macrotemi: prosperità e competitività sostenibili, difesa e sicurezza, modello sociale e innovazione, qualità della vita, democrazia e stato di diritto, impegno globale.
IL NUOVO EUROPEAN PRODUCT ACT
Tra le misure per il 2026 figurano un nuovo “European Product Act”, un aggiornamento delle norme sugli appalti pubblici, nuove proposte omnibus per la deregolamentazione in materia di tassazione ed energia, un pacchetto anticorruzione e un piano d’azione contro il cyberbullismo. Il documento include anche un elenco di 25 progetti di legge che l’esecutivo Ue prevede di approvare il prossimo anno, nell’ambito di una spinta a ridurre la burocrazia. L’Unione europea è impegnata a semplificare la propria normativa per diventare più competitiva, sotto la forte pressione dell’industria e delle capitali europee.
Le proposte presenti nell’elenco dei progetti ritirati – che comprende progetti di legge che hanno iniziato il loro iter legislativo, ma sono diventati obsoleti o si sono impantanati in dispute politiche – includono una proposta di quadro di monitoraggio per le foreste europee resilienti. I governi nazionali in seno al Consiglio e gli europarlamentari hanno sei mesi di tempo per presentare istanza, se intendono salvare i progetti di legge.