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Green Deal

Import di energia Ue in aumento (ma non dalla Russia). Le parole di Von der Leyen e Fiala

Aumentano le esportazioni di energia dagli Usa e continuano i tagli di Gnl dalla Russa. Ursula von der Leyen: la Commissione sta lavorando a un piano di emergenza europeo.

Ursula von der Leyen, durante plenaria di Strasburgo del Parlamento europeo per il dibattito sulla presentazione del programma della presidenza ceca del Consiglio Ue, ha ribadito l’impegno della Commissione europea nel definire un piano di emergenza comunitario contro le riduzioni delle importazioni di gas che interessano, ad oggi, dodici Stati membri. L’energia, secondo la von der Leyen, è diventata l’arma di Putin e ulteriori interruzioni della fornitura di gas saranno inevitabili, perciò secondo il premier ceco, Petr Fiala, è necessario “eliminare la dipendenza dalla Russia e puntare sulle rinnovabili”.

DIMINUISCONO LE IMPORTAZIONI DI GAS RUSSO

“Dodici Stati membri sono interessati da riduzioni dell’approvvigionamento di gas. Serve un coordinamento a livello UE: la Commissione europea presenterà presto un piano di emergenza comunitario. È ovvio: Putin continua a usare l’energia come arma. Lavoreremo per proteggere il nostro mercato unico e le catene di approvvigionamento industriale dalle interruzioni. Presenteremo questo piano e gli strumenti necessari entro la metà di luglio”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo nella plenaria di Strasburgo del Parlamento europeo per il dibattito sulla presentazione del programma della presidenza ceca del Consiglio Ue.

VON DER LEYEN: NECESSARIA AZIONE COMUNE

“Da marzo, le esportazioni di energia – non dalla Russia – verso l’Ue sono aumentate del 75% rispetto al 2021; le importazioni di Gnl dagli Usa all’Ue sono quasi triplicate; al contempo, le importazioni medie mensili di gas russo verso l’Ue stanno diminuendo del 33% rispetto al 2021, avendo come riferimento giugno su giugno. Gli Stati membri hanno già messo in atto i loro piani nazionali di emergenza. E’ un bene, ma abbiamo bisogno di un coordinamento europeo e di un’azione comune. Dobbiamo assicurarci che in caso di interruzione completa, il gas fluisca verso dove è più necessario. Dobbiamo garantire la solidarietà europea. E dobbiamo proteggere il mercato unico e le catene di approvvigionamento dell’industria”, ha spiegato la presidente della Commissione europea.

FIALA: SOSTENERE TASSONOMIA VERDE

Gli eurodeputati dovrebbero sostenere il marchio ‘verde’ per gli investimenti nel gas e nell’energia nucleare, secondo il primo ministro ceco Petr Fiala.
Parlando al Parlamento Europeo, Fiala ha esortato i legislatori Ue a “non respingere questo compromesso fragile e negoziato con molta attenzione”, in un discorso pronunciato nella plenaria stamani a Strasburgo, in Francia. Per alcuni Stati membri, ha sottolineato, il gas e l’energia nucleare “saranno i soli mezzi” per raggiungere gli obiettivi collettivi che l’Ue si è data per ridurre le emissioni climalteranti.

“Se davvero vogliamo rispettare questi obiettivi climatici, dobbiamo anche essere in grado di finanziarli”, ha detto Fiala.

GAS RUSSO DIPENDENTI

“Ci sono dei Paesi in Europa che non hanno un mix energetico tale da essere totalmente indipendenti dalla Russia. Noi dipendiamo per il 97% dal gas russo. Eliminare questa dipendenza è una priorità per noi ma richiederà mesi o anni. Abbiamo bisogno della solidarietà degli altri Paesi che possono puntare sulle rinnovabili”. Lo ha dichiarato il premier ceco, Petr Fiala, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.

“I Paesi che non hanno possibilità di puntare sulle rinnovabili, come il nostro, se non avranno la possibilità di finanziare il nucleare come fonte pulita non saranno in grado di raggiungere gli obiettivi climatici. Non potranno sbarazzarsi entro breve della dipendenza dalla Russia”, ha aggiunto.

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