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Incendi Boschivi

In primavera emissioni di carbonio record a causa degli incendi boschivi

In primavera l’emisfero settentrionale ha registrato i primi dati record relativi alle emissioni causate da incendi. Il rischio di incendi è stato esacerbato dalle alte temperature e dalle condizioni di siccità che hanno colpito il continente durante l’inverno precedente. Ecco cosa dice il report Copernicus

Incendi boschivi significativi hanno colpito diverse regioni del mondo, durante la primavera 2023, nell’emisfero settentrionale, alcuni dei quali hanno persino superato livelli record. Gli episodi in Spagna, Canada e Russia sono stati particolarmente rilevanti per questo periodo dell’anno. Il Servizio di Monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus (Copernicus Atmosphere Monitoring Service – CAMS) ha monitorato l’intensità degli incendi e le loro conseguenti emissioni nell’atmosfera e presenta un rapporto sulle condizioni attuali prima dell’inizio dell’estate boreale.

INCENDI BOSCHIVI IN SPAGNA

La stagione degli incendi boschivi nell’emisfero settentrionale ha avuto un inizio precoce, con incendi boschivi significativi in Spagna durante il mese di marzo. Dal 23 marzo, gli scienziati del CAMS hanno rilevato una significativa attività di incendi boschivi in diverse regioni della Spagna, che ha interessato soprattutto Valencia, con una serie di altri eventi nelle Asturie e in Cantabria, ma di minore entità rispetto a quelli di Valencia.

EMISSIONI DI CARBONIO MAI STIMATE

A causa di questi incendi boschivi, in Spagna si sono registrati i livelli di emissioni più alti mai registrati nel mese di marzo, pari ai livelli degli incendi boschivi del 2012. Il verificarsi di incendi di queste proporzioni all’inizio dell’anno è un evento insolito. I dati di Copernicus hanno evidenziato come il rischio di incendi sia stato esacerbato dalle alte temperature e dalle condizioni di siccità che hanno colpito il continente durante l’inverno precedente.

INCENDI BOSCHIVI IN EURASIA ED EMISSIONI IN CANADA

Durante i mesi di marzo, aprile e maggio – secondo quanto riporta Copernicus – l’America centrale ha registrato incendi boschivi stagionali leggermente superiori alla media, che hanno provocato il trasporto di alcuni pennacchi di fumo verso il Nord America e l’Atlantico settentrionale.

Durante il mese di maggio si sono verificati incendi boschivi significativi in due diverse regioni dell’emisfero settentrionale: in Eurasia e nel Canada occidentale. Gli incendi in Eurasia hanno interessato il Kazakistan, la Mongolia e alcune regioni confinanti con la Russia, tra cui Kurgan, Tyumen, Omsk e Novosibirsk. Gli incendi boschivi in questa regione hanno bruciato con un’intensità elevata, e in alcune regioni i livelli sono arrivati a superare la media del periodo compreso tra il 2003 e il 2022, e le loro emissioni complessive stimate per il mese sono state paragonabili a quelle dei mesi di maggio degli ultimi anni.

POTENZA RADIATIVA DI FUOCO IN CANADA A MAGGIO 2023

Gli incendi boschivi su larga scala nel Canada occidentale – secondo quanto riporta Copernicus – sono divampati per tutto il mese di maggio 2023. Dall’inizio del mese di maggio, i dati CAMS sulla Potenza Radiativa di Fuoco (Fire Radiative Power – FRP) hanno rilevato una significativa attività di incendi boschivi nella Columbia Britannica, nell’Alberta, nel Saskatchewan e nei Territori del Nord-Ovest, con un aumento dell’attività più a oriente nell’Ontario e nella Nuova Scozia alla fine del mese. Inoltre, il CAMS ha rilevato emissioni significative da questi incendi boschivi, con un trasporto persistente a lungo raggio attraverso il Nord America e l’Oceano Atlantico, fino a raggiungere la Scandinavia e l’Oceano Artico. Il Canada ha raggiunto una delle emissioni più alte mai registrate nel mese di maggio, superando i record totali di Colombia Britannica, Saskatchewan, Territori del Nord-Ovest e Nuova Scozia.

La situazione nel Saskatchewan è stata particolarmente estrema per questo mese, dato che il precedente record di emissioni per questa regione nel solo mese di maggio era di due megatonnellate, mentre nel maggio 2023 si sono superate le 23 megatonnellate.

PARRINGTON (CAMS): FONDAMENTALE IL MONITORAGGIO

Mark Parrington, Senior Scientist CAMS, ha commentato: “Con l’avvicinarsi dell’estate nell’emisfero settentrionale, si prevede un’esacerbazione delle variabili legate all’aumento del rischio di incendi, come le alte temperature e le condizioni particolarmente secche. Il monitoraggio di queste variabili e dello sviluppo degli incendi è fondamentale per comprendere le cause alla base e gli impatti sull’’atmosfera, al fine di intervenire in modo adeguato.”

 

 

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