Advertisement vai al contenuto principale
Australia

L’Australia può decidere il destino dell’auto elettrica

L’Australia ha in mano il futuro dell’auto elettrica e Tesla ha trovato il modo di sfruttare la situazione a suo vantaggio grazie al litio

Australia, terra di canguri e…litio. Il Continente Australiano è una autentica miniera d’oro per i produttori di batterie per auto elettriche. Infatti, la metà del litio utilizzata nel mondo per le Ev proviene da qui. Tuttavia, la maggior parte finisce in Cina. Tesla però ha trovato il modo di sfruttare la situazione a suo vantaggio sfruttando le clausole dell’Inflation Reduction Act.

MODELLO 3, C’È LO ZAMPINO DEL LITIO DELL’AUSTRALIA

La Tesla Modello 3 ha ottenuto il via libera per beneficiare del credito d’imposta da 7.500 euro, previsto dall’Inflation Reduction Act americano. L’azienda americana può quindi permettersi di vendere le sue auto a un prezzo ancora più competitivo rispetto alle concorrenti. Proprio il litio proveniente dall’Australia, che compone la maggior parte delle batterie costruite in Cina e Usa, potrebbe aver svolto un ruolo centrale per ottenere questi incentivi.

Diversi analisti credono infatti che Tesla sia riuscita ad aumentare la percentuale di contenuto locale nelle sue Modello 3 sino a raggiungere i limiti previsti dall’IRA sfruttando il litio australiano.

È possibile beneficiare di 3.750 dollari di credito d’imposta se almeno la metà dei componenti della batteria sono stati assemblati o prodotti in Usa. La restante percentuale di incentivi viene erogata se almeno il 40% del valore dei minerali critici arriva dagli Stati Uniti o da un Paese che ha un accordo di libero scambio con il Nord America. Tra questi Stati figura appunto l’Australia, che nel 2005 ha siglato l’Australia-United States Free Trade Agreement (AUSFTA). Tuttavia, l’ultimo rapporto di Morgan Stanley sul tema dice che il 94% del litio che l’Australia esporta finisce in Cina per la costruzione appunto di batterie.

NON SOLO AUSTRALIA, L’ALTERNATIVA

Le linee guida del regolamento IRA prevedono però anche che, per un limitato periodo di tempo, i produttori di auto possano far aumentare le percentuali di contenuto locale di un modello costruendo altri veicoli realizzati nello stesso impianto. Per questa ragione, gli analisi ipotizzano anche che Tesla stia producendo presso la sua fabbrica californiana Fremont una quantità di Ev tale da compensare le Modello 3 alimentate da batterie cinesi.

E L’EUROPA?

Oggi la maggior parte delle auto elettriche è alimentata da una batteria a ioni di litio, secondo quanto emerge dal report “Global Supply Chains of Ev Batteries” dell’International Energy Agency (IEA). Nel report si legge che “Garantire la crescita futura richiederà maggiori sforzi per diversificare la produzione di batterie e le forniture di minerali critici per ridurre i rischi di colli di bottiglia e aumenti dei prezzi”, si legge nel report.

La forte dipendenza dell’Europa nel settore delle materie prime espone il Continente a incrementi dei prezzi e colli di bottiglia nell’approvvigionamento, che mettono a rischio la diffusione di auto elettriche nel Continente.

“A breve termine, i maggiori ostacoli al proseguimento delle forti vendite di veicoli elettrici sono i prezzi alle stelle per alcuni minerali critici essenziali per la produzione di batterie, così come le interruzioni della catena di approvvigionamento causate dall’attacco della Russia all’Ucraina. A lungo termine, sono necessari maggiori sforzi per implementare un’infrastruttura di ricarica sufficiente a soddisfare la crescita prevista nelle vendite di auto elettriche”, conclude il report.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su