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La bonaccia di eolico tedesco è in arrivo. Come si difendono gli operatori?

L’eolico tedesco rischia una nuova bonaccia estiva, con pale ferme e ricavi in caduta. Utility e trader corrono ai ripari con assicurazioni meteo e derivati sul vento

È in arrivo una nuova “bonaccia” di eolico tedesco. L’estate europea potrebbe chiudersi con meno vento e meno idro, secondo le stime di mercato. Uno scenario che provocherebbe un aumento dell’utilizzo di fossili e un crollo dei ricavi per gli operatori. Per blindare i conti, trader e utility stanno accelerando su contratti assicurativi e derivati meteo.

LA DUNKELFLAUTE TORNERA’ PRESTO?

La temuta Dunkelflaute, l’assenza di vento, sembra qui per restare. Già lo scorso maggio, una prolungata primavera anticiclonica nel Nord Europa ha ridotto la generazione eolica di circa “un quarto”. Dopo mesi di alta pressione e pale ferme fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, la Germania potrebbe presto riscoprire il lato oscuro dell’eolico. Infatti, quando il vento non tira, i ricavi calano e il sistema elettrico deve correre ai ripari con un maggior utilizzo di fossili e importazioni di gas. Una mossa che fa schizzare in alto i prezzi. Una prospettiva che preoccupa utility e trader, che stanno facendo a gara per firmare contratti di copertura meteo sul vento e acquistare hedging su combustibili e CO₂. La transizione energetica europea entra in una fase “risk-aware”.

LA RISPOSTA DEGLI OPERATORI

Utility e trader di energia stanno cercando sempre più protezione sul profilo mensile/stagionale per coprire buchi di generazione o margini. Il 2025 ha visto un boom di interesse. Da parte loro, assicuratori e banche d’investimento stanno strutturando coperture “su misura” (trigger, scala di payout, cap) e distribuiscono l’esposizione meteo su più libri di rischio.

I derivati meteo pagano (o incassano) in base a un indice basato su: temperatura, pioggia, neve e, sempre più spesso, velocità del vento. Se l’indice scende sotto una certa soglia, scatta il payout. Un sistema che aiuta produttori eolici, off-taker e trader a stabilizzare i flussi di cassa durante periodi di calma piatta o, al contrario, di vento eccessivo che porta prezzi negativi e curtailment.

IL PARADOSSO DELLA GERMANIA

Intanto, la Germania vive un paradosso energetico. L’espansione dell’eolico onshore prende sempre più slanci. Tuttavia, la quota delle rinnovabili è leggermente calata nella prima metà dell’anno a causa della debolezza di vento e idro. Nei giorni ventosi, poi, i prezzi tornano sotto zero per l’effetto combinato di vento e boom del fotovoltaico. apacità installata, meteo e finanza devono marciare allineati per rendere gli obiettivi rinnovabili realmente bancabili.

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