Il mining usa apparecchiature informatiche potenti e ad alta intensità energetica, creando preoccupazioni sulle emissioni di carbonio
L’ufficio scientifico della Casa Bianca sta cercando dei dati sui danni climatici derivanti dall’espansione dell’uso delle criptovalute e sui modi per affrontare il problema. Il “mining” digitale per verificare e registrare le transazioni spesso implica l’uso di apparecchiature informatiche molto potenti e ad alta intensità energetica, e questo crea preoccupazioni sulle emissioni di carbonio, specialmente quando l’attività mineraria avviene in regioni con reti elettriche pesanti a combustibili fossili.
LA “RICHIESTA DI INFORMAZIONI” DELL’OSTP
L’Office of Science and Technology Policy (OSTP) venerdì scorso ha emesso una formale “richiesta di informazioni” che richiede un feedback entro il prossimo 9 maggio. L’Ufficio ha richiesto informazioni su “protocolli, hardware, risorse, economia e altri fattori che implicano l’uso dell’energia e l’impatto sul clima di tutti i tipi di risorse digitali. Alcuni ricercatori stimano che le criptovalute, ogni anno, utilizzino più elettricità di molti singoli Paesi del mondo, comprese alcune nazioni industrializzate”.
IL RUOLO DELLE CRIPTOVALUTE SUL CLIMA
L’OSTP è interessato anche ai modi in cui le criptovalute possono aiutare a combattere il riscaldamento globale, come il modo in cui le risorse digitali possono fornire nuove opportunità nella contabilità delle risorse naturali e del carbonio e una maggiore fiducia nella misurazione del carbonio.
L’iniziativa proviene dal più ampio ordine del presidente Biden di sviluppare la politica crittografica statunitense e migliorare la comprensione dei rischi e dei benefici delle valute digitali. L’ordine richiede un rapporto specifico dell’OSTP sulle dimensioni del clima e dell’energia.