Il cuore del piano case green è un approccio personalizzato, che tiene conto delle specificità di ogni paese. Ogni Stato membro potrà definire i requisiti di efficienza energetica più adatti al proprio parco immobiliare
Il piano, che arriva sotto forma di un regolamento delegato, un regolamento di esecuzione e un manuale di istruzioni dettagliato, punta a fornire agli Stati membri gli strumenti necessari per applicare la direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD) entro il maggio del 2026. Si tratta di una vera e propria tabella di marcia per trasformare il patrimonio immobiliare europeo, rendendolo più sostenibile e meno energivoro.
MISURE CONCRETE: STANDARD PIÙ ALTI E INCENTIVI
Ma cosa significa concretamente questo pacchetto? In pratica, si tratta di stabilire standard più elevati per l’efficienza energetica degli edifici, incentivando interventi di riqualificazione e promuovendo l’uso di energie rinnovabili. L’obiettivo è ambizioso: ridurre i consumi energetici dell’11,7% entro il 2030 e rendere il settore edile più competitivo e all’avanguardia nelle tecnologie pulite.
LE PAROLE DEL COMMISSARIO: VANTAGGI PER CLIMA E CITTADINI
“Migliorare le prestazioni energetiche dei nostri edifici fa bene al clima e ai nostri cittadini”, ha dichiarato Dan Jørgensen, Commissario per l’Energia e l’edilizia abitativa. “Una casa più efficiente significa bollette energetiche più basse e una migliore qualità della vita. Con queste misure, aiutiamo gli Stati membri a realizzare la nostra visione comune: un settore edile europeo decarbonizzato e più competitivo.”
APPROCCIO PERSONALIZZATO E MONITORAGGIO COMUNE
Il cuore del piano è un approccio personalizzato, che tiene conto delle specificità di ogni paese. Ogni Stato membro potrà definire i requisiti di efficienza energetica più adatti al proprio parco immobiliare e alle proprie condizioni climatiche. Un sistema di monitoraggio comune, basato su dati comparabili e di alta qualità, permetterà di valutare i progressi compiuti in tutta l’UE.
A dare ulteriore impulso alla transizione ecologica del settore, si è insediato il nuovo Housing Advisory Board, un gruppo di esperti che si occuperà di individuare le soluzioni più efficaci per ridurre i costi energetici e rendere le abitazioni più sostenibili e accessibili a tutti.
WEBINAR DEDICATO: LE OPPORTUNITÀ DELLA DIGITALIZZAZIONE
La Commissione Europea e l’Agenzia danese per l’energia invitano gli operatori del settore e i cittadini a un webinar dedicato, per approfondire le opportunità offerte dalla digitalizzazione per accelerare la riqualificazione energetica degli edifici. Un’occasione per capire come sfruttare al meglio le nuove tecnologie e rendere la transizione ecologica del settore edile una realtà concreta.
LA SITUZIONE ITALIANA
L’Italia ha già percorso più di metà del cammino verso gli obiettivi della Direttiva Case Green per il 2030 e la sfida della transizione energetica nel settore edilizio non è impossibile per il nostro Paese secondo quanto emerso dallo studio “La via italiana alla Direttiva Case Green” realizzato dal Centro Studi di Fondazione Geometri Italiani in collaborazione con Centro Studi Sintesi – CGIA di Mestre e Smart Land, che per la prima volta ha quantificato con rigore metodologico potenzialità e impatti dell’adozione nazionale della Direttiva EPBD IV.
L’OBIETTIVO 2030 È A PORTATA DI MANO
Grazie agli interventi di efficientamento energetico realizzati tra il 2020 e il 2024 – principalmente attraverso Superbonus 110% e altre detrazioni fiscali – l’Italia ha già raggiunto una riduzione dei consumi del 9,1% rispetto al target del 16% previsto per il 2030. Manca quindi solo il 6,9% per centrare l’obiettivo.
INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE: UN VOLANO PER L’ECONOMIA
Per completare il percorso verso il 2030, lo studio quantifica la necessità di:
– 84,8 miliardi di euro di investimenti (ca. 14,1 miliardi/anno)
– 3 milioni di abitazioni da ristrutturare (ca. 505.000/anno)
– Costo medio per intervento: ca. 28.000 euro
L’impatto economico sarà significativo: gli investimenti genereranno un effetto moltiplicatore di 280 miliardi di euro complessivi, così suddivisi:
– Impatto diretto settore costruzioni: ca. 133,76 miliardi
– Impatto indiretto: ca. 44,70 miliardi
– Impatto indotto: ca. 101,70 miliardi
– Valore aggiunto generato: 102,6 miliardi (ca. 17,1 miliardi/anno)
- Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici
- Comunicazione di approvazione del contenuto dell’Avviso che fornisce orientamenti sulla rifusione della direttiva EPBD / Orientamenti sulla rifusione della direttiva EPBD
- Regolamento attuativo che stabilisce modelli comuni per il trasferimento di informazioni dalle banche dati nazionali all’Osservatorio del patrimonio edilizio dell’UE
- Regolamento delegato che rivede il quadro metodologico per il calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi
- Linee guida che accompagnano il regolamento delegato che rivede il quadro metodologico per il calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi
- Webinar congiunto DG ENER/Presidenza danese sugli strumenti digitali – 23 settembre