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Cop26

La Cop26 partorirà l’accordo sul mercato globale del carbonio?

Il Brasile, da sempre contrario all’accordo sul mercato del carbonio, è pronto a scendere a compromessi. Che sia la volta buona per un’intesa globale?

Mentre in queste ore i leader mondiali hanno lasciato il vertice delle Nazioni Unite sul clima, a Cop26 iniziano i veri negoziati che vedono impegnati i diplomatici di tutto il mondo. Che queste porteranno ad un accordo sul mercato globale del carbonio, sbloccando trilioni di dollari di investimenti verdi?  Difficile dirlo.

La strada è certamente in salita: il tema è quello aperto in occasione dell’accordo di Parigi di sei anni fa, che prevede all’articolo 6 di trovare delle regole condivise per compensare le emissioni di carbonio. Una strada, questa, che non solo potrebbe aiutare a combattere i cambiamenti climatici, ma che allo stesso tempo potrebbe rivelarsi un ricco salvadanaio per progetti innovativi.

Qualche barlume di speranza, intanto, arriva dal Brasile, che seppur sempre contrario, è pronto a fare qualche concessione.

Leonardo Cleaver de Athayde, chiamato a negoziare per il Paese del Sudamerica, ha detto a Reuters che il Brasile partecipa a COP26 con il desiderio di scendere a compromessi.

“Siamo disposti a fare concessioni significative, purché, naturalmente, la nostra flessibilità sia ricambiata anche da altre delegazioni”, ha detto Athayde, aggiungendo che sarebbe una cattiva tattica negoziale rivelare quali potrebbero essere queste concessioni. “Questa volta possiamo permetterci di essere più ottimisti riguardo ai negoziati sull’articolo 6”, ha affermato.

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