Secondo SmartEn, la flessibilità della domanda consente agli utenti di modulare i propri consumi, immettendo energia in base ai prezzi e alla disponibilità di generazione rinnovabile in un dato momento,e ciò comporterebbe anche un risparmio sulle bollette
Secondo il rapporto “Implementing EU Laws. A guide to activating demand-side flexibility in the EU 27 Member States”, redatto dall’associazione di categoria europea smartEn, l’implementazione su larga scala della flessibilità della domanda di energia elettrica potrebbe comportare un risparmio di oltre 71 miliardi di euro all’anno sulle bollette elettriche delle famiglie europee entro il 2030.
ADATTARE IL CONSUMO AI SEGNALI DEL SISTEMA ELETTRICO
Il documento – spiega El Periodico de la Energia – sostiene che, se i consumatori potessero utilizzare attivamente le proprie risorse energetiche, come auto elettriche, batterie domestiche, sistemi di accumulo o impianti di generazione di energia rinnovabile su piccola scala, per adattare il loro consumo ai segnali ricevuti dal sistema elettrico, ciò non solo renderebbe l’elettricità più economica, ma rafforzerebbe anche la stabilità della rete e faciliterebbe l’integrazione massiccia delle energie rinnovabili.
LA FLESSIBILITÀ DELLA DOMANDA
Secondo lo studio, la cosiddetta “flessibilità della domanda” rappresenta un vero e proprio cambiamento di paradigma nel funzionamento dei sistemi energetici: questa capacità consente agli utenti di passare dall’essere semplici destinatari passivi di elettricità a diventare protagonisti, modulando i propri consumi e persino immettendo energia in base ai prezzi e alla disponibilità di generazione rinnovabile in un dato momento.
Ciò allevierebbe la congestione della rete, ridurrebbe la domanda di picco e ridurrebbe significativamente la necessità di utilizzare centrali elettriche a gas per coprire i periodi di picco dei consumi, un aspetto cruciale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ridurre l’esposizione alle forti fluttuazioni dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità.
I VANTAGGI PER BOLLETTE, RETI DI DISTRIBUZIONE E FONTI RINNOVABILI
Il rapporto stima che, oltre al risparmio diretto sulle bollette domestiche, la piena attivazione di questa flessibilità porterebbe ulteriori benefici di vasta portata. Tra questi, una significativa riduzione dei costi associati al potenziamento delle reti di distribuzione, grazie ad una gestione più intelligente e attiva dei consumatori.
Eviterebbe inoltre la costruzione di decine di gigawatt di nuova capacità di generazione di picco, con un risparmio di miliardi di euro ogni anno, e ridurrebbe lo spreco di energia rinnovabile attualmente perso a causa della mancanza di capacità di integrazione nel sistema elettrico. Questi effetti combinati rafforzerebbero la competitività industriale europea e migliorerebbero la sicurezza energetica del continente.
LE 7 PRINCIPALI BARRIERE
Nonostante questo potenziale, il settore deve ancora affrontare degli ostacoli significativi. L’associazione individua 7 principali barriere, che vanno dall’approvvigionamento limitato di risorse energetiche decentralizzate da parte degli operatori di rete alle restrizioni all’accesso ai segnali di prezzo, alla limitata disponibilità di dati energetici e alla mancanza di quadri normativi per promuovere l’innovazione e la partecipazione locale.
Tuttavia, la relazione sottolinea che la normativa Ue contiene già quasi 70 disposizioni chiave, distribuite in diverse direttive, come la Direttiva sull’elettricità, la Direttiva sulle energie rinnovabili e la Direttiva sull’efficienza energetica, che affrontano queste sfide. Molte di queste misure avrebbero dovuto essere attuate entro il 2023, ma la loro attuazione sta procedendo in modo disomogeneo tra gli Stati membri.
SmartEn: I PAESI UE ADOTTINO CON URGENZA LE NOMATIVE ESISTENTI
La sfida, sottolinea smartEn, non risiede tanto nell’elaborare nuove normative, quanto nel convincere i Paesi dell’Unione europea ad attuare con urgenza quelle esistenti. Michael Villa, direttore esecutivo dell’organizzazione, insiste sul fatto che i consumatori possono diventare agenti del cambiamento, se viene loro data la possibilità di reagire ai segnali del sistema e viene loro garantito un indennizzo adeguato.
La Commissione europea, sulla stessa linea, sottolinea che l’attuazione di queste disposizioni conterrà la volatilità dei prezzi all’ingrosso, ridurrà la dipendenza dai combustibili fossili e contribuirà a mantenere le bollette elettriche accessibili per i cittadini.
Il rapporto invita direttamente le autorità di regolamentazione nazionali, i gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione e i governi ad accelerare l’attuazione di questi standard. Solo allora – avverte – l’Europa sarà in grado di realizzare appieno il potenziale della flessibilità energetica entro la fine del decennio.