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Norvegia

La Norvegia è davvero un paradiso green?

Auto elettriche sempre più diffuse, elettricità principalmente green, ma siamo davvero sicuri che la Norvegia sia il paradiso sostenibile che tutti pensiamo?

La Norvegia non è il paradiso sostenibile che tutti pensiamo. Infatti, gran parte dello sviluppo del Paese si deve all’oro nero. Pochi sanno che la Norvegia è l’ottavo maggiore esportatore di prodotti petroliferi al mondo.

NORVEGIA, IL RUOLO DEL PETROLIO

Il 90% dell’energia elettrica arriva delle rinnovabili, l’80% delle automobili sono elettriche ma la Norvegia deve il segreto del suo sviluppo al petrolio.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina è diventata il maggiore produttore e fornitore dell’Europa occidentale di oro nero. Infatti, oggi ne esporta circa 3 milioni di barili al giorno. Inoltre, esporta il 40% delle forniture di gas dell’intera Europa.

OIL&GAS, QUANTO CONTRIBUISCE AL PIL?

Il boom del Paese è coinciso con la scoperta di un giacimento petrolifero nel Mare del Nord nel 1969. L’avvio delle attività estrattive ha dato il via a una crescita del 4,50% del Pil ogni anno, con l’indice pro capite che è quintuplicato in pochi anni, passando da $3.300 a $15.800 nel 1980.

Nel 2022 il settore petrolifero ha contribuito per il 24% del totale del Pil, il 19% degli investimenti, il 52% delle esportazioni e il 36% dei ricavi totali dello stato, secondo il Norskpetroleum. Nel settore lavorano circa 200.000 persone, il 5.6% del totale della forza lavoro. I fondi del settore finiscono nel Government Pension Fund, riserva finanziaria statale. L’anno scorso il rendimento del fondo è stato del 16.1%, con profitti per 213 miliardi di dollari. Il conto totale ammontava a 1.5 trilioni di dollari, 280.000$ per ogni cittadino. Fondi che negli anni hanno permesso al Paese di raggiungere livelli d’eccellenza in diversi campi, investendo molto in istruzione, salute, sicurezza, economia e welfare.

NORVEGIA, IL PESO AMBIENTALE

L’altra faccia della medaglia riguarda l’impatto ambientale dell’estrazione di petrolio e gas. Infatti, dal 1990 al 2022 le emissioni di gas inquinanti del Paese sono aumentate dell’11, al contrario della media dei Paesi dell’Ue (-27%). Un incremento che si collega al maggiore sfruttamento di giacimenti petroliferi (+73%), oltre che al maggiore apporto di industria energetica (+288%) e trasporti (+21%).

Non a caso, le emissioni pro capite della Norvegia sono più alte del 55% rispetto alla media europea (27) e rappresentano il doppio di quelle italiane. Inoltre, il 32% delle emissioni deriva dal metano, contro il 13% dell’Unione Europea.

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