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raffineria Gela

La raffineria di Gela diventa verde

Eni trasforma la raffineria di Gela: stop ai combustibili fossili per avviare la lavorazione degli oli vegetali per la produzione dei biocarburanti

 

La raffineria Eni di Gela punta sulle energie pulite: sarà una Green Refinery, trasformando produzione e prodotto finale. Il progetto prevede la costruzione del nuovo impianto di produzione di idrogeno “Steam Reforming”, che porterà la bioraffineria a utilizzare il 100% di materie prime di seconda generazione composte dagli scarti della produzione alimentare.
Dunque, Eni prova a dire addio ai combustibili fossili, per avviare la lavorazione degli oli vegetali per la produzione dei biocarburanti.
Non solo. Nella struttura in provincia di Caltanissetta sorgerà anche un moderno polo per la spedizione dei greggi di produzione locale, grazie ad un investimento da 220 milioni di euro. I lavori saranno ultimati entro giugno 2018.

“In Italia si raccoglie meno di un terzo di olio vegetale esausto; bisogna far crescere il sistema di raccoraffineria Gela lta”, ha dichiarato Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer, in occasione della presentazione del progetto. “Questa è una delle tante raffinerie che in seguito alla crisi energetica avrebbe dovuto chiudere definitivamente, quello che abbiamo voluto fare è un cambio di produzione che vada più nella direzione del percorso di trasformazione energetica che stiamo vivendo”.
“Gela diventerà uno dei poli green più importanti di Italia“, ha affermato il responsabile del progetto Gela, Luigi Ciarrocchi. Il progetto dovrebbe portare ad “riduzione delle emissioni di anidride carbonica di circa 60mila tonnellate annue”.

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