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La rivoluzione delle rinnovabili alimenta una nuova corsa all’oro

Monopolizzare il settore, in gran parte ancora non sfruttato, delle terre rare rappresenta una grande opportunità economica nel mercato delle rinnovabili. I Paesi di tutto il mondo si stanno affrettando a costruire le loro catene di approvvigionamento di materie prime come il litio e il cobalto

La rivoluzione dell’energia rinnovabile sta portando ad una moderna corsa all’oro. I Paesi di tutto il mondo stanno consolidando i loro piani per implementare lo sviluppo su larga scala di parchi solari ed eolici e per elettrificare le flotte di veicoli. Sebbene questa sia un’ottima notizia per le emissioni globali di gas serra, le tecnologie rinnovabili si basano ancora sull’estrazione di metalli e minerali finiti come litio, rame e cobalto. Quindi, sebbene la rivoluzione delle rinnovabili sia associata ad una flessione nell’estrazione di combustibili fossili, alimenterà un importante boom minerario.

LE PREVISIONI DELL’AIE SULLA CAPACITÀ DELLE RINNOVABILI NEL 2023

L’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede che quets’anno le aggiunte globali di capacità rinnovabile cresceranno di ben 107 GW, per raggiungere oltre 440 GW, il più grande aumento assoluto nella storia. Nel frattempo, le vendite di veicoli elettrici nel 2023 dovrebbero aumentare del 35%, per raggiungere i 14 milioni, con un aumento che l’AIE ha definito “crescita esplosiva”. L’agenzia stima che la crescita del settore dei veicoli elettrici entro il 2030 compenserà la necessità di 5 milioni di barili di petrolio al giorno.

Tutta questa crescita richiederà un enorme aumento della capacità produttiva di componenti come pannelli solari, turbine eoliche e batterie agli ioni di litio per motori elettrici, oltre all’accumulo di energie rinnovabili. Ciò richiederà un enorme aumento della produzione di terre rare. Un rapporto di Popular Mechanics pubblicato all’inizio di quest’anno sostiene che “un’economia elettrificata nel 2030 probabilmente avrà bisogno di 250.000-450.000 tonnellate di litio. Nel 2021, il mondo ha prodotto solo 105 tonnellate”.

LA CORSA ALLE TERRE RARE

Monopolizzare il mercato in gran parte non ancora sfruttato delle terre rare rappresenta una grande opportunità economica. I Paesi di tutto il mondo si stanno affrettando a costruire le loro catene di approvvigionamento di materie prime come il litio e il cobalto. Le aziende e i Paesi di tutto il mondo rafforzano le loro catene di approvvigionamento per acquisire riserve il più rapidamente possibile. Finora, l’Occidente è rimasto molto indietro. La Cina attualmente domina le catene di approvvigionamento di terre rare e ha continuato a consolidare il suo potere di mercato già quasi monopolistico, mentre si spinge sempre più verso i mercati emergenti in Africa e America Latina. Gli Stati Uniti stanno cercando di stabilire degli accordi commerciali simili con i fornitori di litio in America Latina, ma hanno incontrato una certa resistenza.

LE OPPORTUNITÀ PER I PAESI IN VIA DI SVILUPPO

I Paesi in via di sviluppo ricchi di terre rare beneficeranno molto di più della loro estrazione, se realizzeranno valore aggiunto a livello nazionale, anziché esportare materie prime negli Stati Uniti o in Cina. Per questo motivo, i produttori latinoamericani hanno lavorato per stabilire delle catene del valore regionali di energia rinnovabile, invece di firmare più accordi con interessi internazionali. Ora, l’India sta seguendo un piano simile: “i funzionari indiani vogliono che il Paese espanda le sue operazioni minerarie critiche e realizzi la propria infrastruttura di energia pulita dall’inizio alla fine”, ha recentemente riportato ABC in un articolo intitolato “L’India punta sui minerali estratti in casa per potenziare i suoi piani di energia pulita”.

Sebbene questa strategia sia di ottimo auspicio per la traiettoria di decarbonizzazione dell’India e per le economie locali, vi sono alcune preoccupazioni circa le esternalità ambientali negative associate ad un rapido aumento dell’attività mineraria. “Qualsiasi attività mineraria ha un impatto”, ha affermato Sandeep Pai, del think tank Swaniti Initiative, aggiungendo che “l’India deve pensare a come trarranno beneficio tutte le persone coinvolte, incluse le comunità locali, prima di iniziare l’estrazione di minerali critici come il litio”.

PRO E CONTRO DELL’ESTRAZIONE MINERARIA PER LE RINNOVABILI

La realtà è che l’estrazione mineraria è un compromesso necessario per una rapida decarbonizzazione del mix energetico globale. E, se un mercato in via di sviluppo subirà le conseguenze negative per la salute e l’ambiente di un boom minerario, dovrebbe raccoglierne anche i benefici. Ciò può essere ottenuto in parte costruendo intere catene di approvvigionamento a livello nazionale. I vantaggi associati sarebbero legati al vantaggio economico di valore aggiunto localizzato, ma anche di aria più pulita, grazie ad una maggiore diffusione dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili nei propri mercati.

A livello globale, bisogna trovare un equilibrio tra un focus troppo ristretto sul near-shoring e sul friend-shoring e un ambito troppo ampio, che si traduce in catene di approvvigionamento globali sbilenche. Un buon metodo – scrive Haley Zaremba su Oilprice – includerebbe una diversità di fonti che non conferisca troppo potere geopolitico a nessuna entità, ma che sia sufficientemente interconnessa da evitare uno shock, se un mercato dovesse vacillare.

La costruzione di mercati concorrenti di terre rare in tutto il mondo è promettente per un tale equilibrio: non solo significa che i benefici della decarbonizzazione saranno condivisi più ampiamente, ma che anche i compromessi negativi saranno suddivisi in modo più equo.

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