Il premier greco Mitsotakis chiede ad Ursula Von Der Leyen di usare il suo secondo mandato quinquennale come presidente della Commissione europea “per assumersi il compito di promuovere una maggiore capacità transfrontaliera dell’elettricità”
La Grecia ha avvertito che gli attacchi russi alle infrastrutture ucraine quest’estate hanno contribuito a far più che raddoppiare i prezzi dell’elettricità nell’Europa sud-orientale, sottolineando le vulnerabilità dei mercati energetici Ue. Il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha chiesto a Bruxelles di affrontare urgentemente “una crisi prolungata di capacità che ha portato i prezzi a livelli così estremi da richiedere una risposta politica urgente”.
LA LETTERA ALLA COMMISSIONE UE
In una lettera alla Commissione europea visionata dal Financial Times, Mitsotakis scrive che i prezzi dell’elettricità ad agosto sono aumentati da 60 €/MWh a 130 €/MWh, e chiede alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di usare il suo secondo mandato quinquennale come presidente della Commissione “per assumersi il compito di promuovere una maggiore capacità transfrontaliera” per evitare tali picchi in futuro.
LE CONSEGUENZE DEGLI ATTACCHI DELLA RUSSIA ALLA RETE ELETTRICA UCRAINA
I fattori dell’impennata dei prezzi in Grecia, Ungheria e Romania includono il caldo, le interruzioni nella produzione di elettricità e le scarse precipitazioni, che hanno lasciato asciutti i bacini che alimentano le centrali idroelettriche. Secondo Mitsotakis un fattore chiave è stato anche l’attacco della Russia alla rete elettrica ucraina. Kiev in precedenza era un esportatore netto di elettricità, ma quest’anno ha iniziato ad importare notevoli quantità di energia dai vicini Paesi dell’Unione europea.
LE IMPORTAZIONI DI ELETTRICITÀ DELL’UCRAINA
Dopo i pesanti bombardamenti russi nella prima metà del 2024, l’Ucraina ha aumentato le importazioni di elettricità di quasi sei volte rispetto al 2023, secondo i dati di ExPro Electricity. “Questo è un altro costo che la devastante guerra della Russia sta imponendo alle nostre economie”, scrive il leader greco, che richiede anche una migliore supervisione del mercato dell’elettricità, “una scatola nera incomprensibile persino per gli esperti. Oggi, prima dell’invio della lettera a Bruxelles un funzionario del governo greco ha dichiarato: “abbiamo la sensazione che ci sia una mini crisi energetica di cui nessuno parla”.
PREZZI DI GAS ED ELETTRICITÀ E LA COMPETITIVITÀ IN EUROPA
I prezzi dell’energia sono diventati una preoccupazione fondamentale per i decisori politici, che stanno cercando dei modi per migliorare la competitività globale dell’Europa. Nei giorni scorsi l’ex premier italiano e presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, in un atteso rapporto, ha osservato che le aziende europee hanno dovuto affrontare prezzi dell’elettricità almeno 2-3 volte superiori a quelli dei loro concorrenti statunitensi. “Anche i prezzi dell’energia sono diventati più volatili, aumentando il prezzo della copertura e aggiungendo incertezza alle decisioni di investimento”, ha affermato Draghi.
Dopo la pubblicazione del rapporto, Von der Leyen ha affermato che le “reti energetiche transfrontaliere sono un esempio di progetti europei comuni cruciali”, che potenzialmente potrebbero essere finanziati da un bilancio UE potenziato.
GLI INVESTIMENTI NELLE RETI ELETTRICHE
La Commissione europea in precedenza aveva stimato che saranno necessari 584 miliardi di euro di investimenti nelle reti elettriche fino al 2030 per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici che l’Unione europea si è data. La Commissione ha anche fissato un obiettivo per i Paesi membri di dotarsi di cavi elettrici che consentano al 15% della loro produzione di elettricità di essere disponibile per i Paesi vicini nello stesso lasso di tempo.
Mitsotakis – che proviene dal PPE, lo stesso partito europeo di centrodestra di von der Leyen – ha affrontato il tema anche in un discorso tenuto la scorsa settimana a Salonicco, in cui ha sottolineato i problemi persistenti della regione con i prezzi elevati dell’elettricità: “c’è una distorsione fondamentale nel mercato energetico dell’Europa sud-orientale, qualcosa non funziona bene. Non mi aspetto delle soluzioni immediate, ma almeno lasciamo che qualcuno se ne occupi”, ha concluso.