Le auto elettriche hanno un enorme problema: le batterie. Di questo passo, il riciclo non sarà sufficiente ad affrancarsi dalle materie prime critiche Made in China. Ecco perché
Le durata delle batterie è diventata il principale nemico delle auto elettriche. Il riciclo può diminuire la dipendenza dalla Cina per i materiali primi critici, ma non sarà sufficiente per affrancarsi dal gigante asiatico nel breve termine. La colpa è della durata delle Ev di ultima generazione…
IL PARADOSSO DELLE BATTERIE
Le batterie di ultima generazione mantengono buone prestazioni per 15/20 anni, secondo gli ultimi studi di Recurrent. Una durata doppia rispetto a quella comunicata dagli stessi produttori, che garantiscono una vita di almeno otto anni o 160.000 chilometri. La longevità delle batterie è una buona notizia per i proprietari, ma rappresenta un collo di bottiglia per la filiera del riciclo. Oggi la maggior parte dei veicoli elettrici attualmente in circolazione non ha ancora raggiunto la fine del proprio ciclo vitale, limitando drasticamente la disponibilità di materiale da riciclare. Un paradosso da superare per favorire la definitiva consacrazione del settore del riciclo dei sistemi di accumulo.
A CHE PUNTO E’ IL MERCATO DEL RICICLO DELLE BATTERIE
Il mercato del riciclo delle batterie di auto elettriche deve ancora raggiungere la piena maturità. La costruzione di una catena di approvvigionamento circolare richiederà ancora diversi anni per raggiungere la scala necessaria a questi ritmi di vendite di veicoli elettrici.
Secondo le stime europee, entro il 2030 i materiali riciclati da sistemi di accumulo a fine vita e dagli scarti delle gigafactory potrebbero coprire fino al 25% del fabbisogno di minerali critici per la produzione di batterie in Europa, con la possibilità di produrre fino a 2,4 milioni di veicoli elettrici l’anno solo con materiali riciclati. Entro il 2030 il riciclo potrebbe soddisfare il 14% della domanda di litio, il 16% di nichel, il 17% di manganese e il 25% di cobalto necessari per le nuove batterie. Un primo passo verso la sostenibilità, ma non ancora l’autosufficienza completa.
L’ESEMPIO DA SEGUIRE
L’azienda leader nell’economia circolare delle batterie è Redwood Materials. Il gruppo utilizza un processo efficiente che permette di recuperare oltre il 95% dei materiali critici dei sistemi di accumulo. Nel corso dell’ultimo anno, l’azienda ha riciclato oltre 20 GWh di batterie agli ioni di litio, abbastanza per alimentare 250.000 nuovi veicoli elettrici. I componenti che mantengono ancora vita utile residua vengono destinati al riutilizzo come sistemi di backup energetico per data center. Redwood Materials utilizza diverse fonti di approvvigionamento: batterie di veicoli elettrici usati, dispositivi elettronici consumer e scarti provenienti direttamente dalle fabbriche di batterie. L’azienda sta già ricevendo più materiali per il riciclo rispetto alle previsioni iniziali, suggerendo una rapida crescita del settore.
I 200 milioni di dollari di fatturato di Redwood provengono principalmente dalla vendita di materiali intermedi, parzialmente reintegrati nella catena di approvvigionamento delle batterie e parzialmente destinati ad applicazioni alternative, come grafite per lubrificanti industriali o gesso per cartongesso.