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ESG

Le aziende devono attrarre più talenti per rispettare gli obiettivi ESG. Report

Secondo la ricerca “The Greening World of Work” di ManpowerGroup, il livello globale il 94% dei datori di lavoro riconosce di non avere in azienda i professionisti necessari per raggiungere i propri obiettivi ESG

La transizione ecologica e i cambiamenti che richiederà alle imprese saranno il principale fattore che influenzerà il mercato del lavoro nei prossimi anni ed entro il 2030 nei settori dell’energia pulita, dell’efficienza e delle tecnologie a basse emissioni si creeranno fino a 30 milioni di posti di lavoro nel mondo.

Il report “The Greening World of Work” di ManpowerGroup analizza l’evoluzione del mercato del lavoro di fronte alla sfida della sostenibilità. Eccone i dettagli.

COME SONO MESSE (MALE) LE AZIENDE SUGLI ESG

A livello globale, ha rilevato ManpowerGroup, il 94% dei datori di lavoro riconosce di non avere in azienda i professionisti necessari per raggiungere i propri obiettivi ESG. Come rimedio, il 70% delle aziende già pianifica di assumere talenti nell’ambito della sostenibilità, i cosiddetti “green jobs”. Servono competenze umane specifiche per “fare” la sostenibilità in un luogo di lavoro. Servono “green skills” specializzate.

E allora, ecco che i settori verdi emergenti sono quelli dell’energia rinnovabile, della sostenibilità, della bonifica ambientale. Ma – aggiunge il report – l’interesse per l’assunzione di talenti green è trasversale a tutti i comparti, in particolare nell’ambito della produzione (36%), delle operazioni e della logistica (31%), dell’IT (30%), delle vendite e il marketing (27%), dell’ingegneria (26%), dell’amministrazione (25%) e delle risorse umane (25%).

Per ManpowerGroup, le mancanze nelle performance ESG possono avere un impatto negativo sui risultati fino al 21%. Mentre il 67% delle persone in cerca di lavoro preferisce candidarsi in aziende impegnate nel ridurre il proprio impatto ambientale. Distinguersi come azienda leader in materia di sostenibilità può dunque fare la differenza nel reclutamento di nuovi talenti.

LA SITUAZIONE ITALIANA

In Italia, Manpower ha oltre 2.000 posizioni “verdi” aperte. Tra le figure più ricercate c’è il meccatronico e meccanico industriale green, l’ingegnere per l’energia eolica, il manager ambientale, l’architetto green, il zero-waste program manager, l’ingegnere della mobilità elettrica.

Inoltre, esiste una necessità anche di profili strategici e manageriali, ad esempio analista per l’energia rinnovabile, manager dei rischi ambientali, chief sustainability officer, project manager ESG, director of sustainable manufacturing innovation, project manager per l’edilizia ecologica.

Secondo il 55% dei datori di lavoro, aggiunge il report, gli investimenti nella trasformazione ecologica delle imprese creeranno nuovi posti di lavoro nella propria azienda. Ma oltre a nuove assunzioni, un ruolo fondamentale sarà quello della formazione e dell’aggiornamento professionale dei dipendenti: il 61% della forza lavoro globale avrà bisogno entro il 2027 di ulteriore formazione in green skills che permettono alle aziende di migliorare il proprio impatto ambientale. Tra queste vi sono competenze in materia di mitigazione dell’inquinamento e prevenzione dei rifiuti, bonifica ambientale, acquisti sostenibili, produzione e gestione dell’energia, ecc.

LE PROSPETTIVE DELLA GREEN ECONOMY E DEGLI ESG

“L’economia verde è in continua crescita, basti pensare come di recente gli investimenti globali nell’energia solare nel 2023 abbiano superato quelli nel petrolio. Davanti a questo scenario, i datori di lavoro devono ottimizzare la gestione dell’organico per attrarre, assumere e trattenere i lavoratori in un contesto di persistente scarsità di talenti e di crescente domanda di lavori in ambito sostenibilità”, ha dichiarato Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia.

“A questo si aggiungono gli sforzi di upskilling e reskilling che devono essere incrementati per colmare le carenze di competenze green. ManpowerGroup è pronta a supportare le aziende in questa complessa ma fondamentale trasformazione attraverso le nostre Academy, per le quali solo nell’ultimo anno abbiamo attivato svariati corsi nei settori dell’energia e della sostenibilità”.

 

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