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Le mosse della Russia per vendere i prodotti petroliferi nonostante le sanzioni

La Russia ha spedito circa 1,34 milioni di tonnellate di nafta nel mese di marzo, un volume simile a quello dello stesso periodo dell’anno scorso, secondo i dati di Kpler, ma rimangono dubbi sulla capacità della nazione di mantenere tali flussi nei prossimi mesi

La Russia sta ricorrendo a una serie di pratiche “oscure” per vendere i prodotti petroliferi ad acquirenti che non vogliono violare le sanzioni e per superare il limite finanziario fissato dall’Unione Europea e dai suoi alleati; riporta Bloomberg.

GLI OSTACOLI PER I VENDITORI RUSSI

I venditori di nafta russa – utilizzata principalmente per la produzione di materie plastiche e prodotti petrolchimici – stanno affrontando più ostacoli per immettere il prodotto sul mercato da quando le sanzioni sono entrate in vigore all’inizio di febbraio. Questo ha portato a misure come l’etichettatura del carburante come benzina o l’uscita dei carichi dai porti senza una destinazione, secondo persone che hanno familiarità con la questione e secondo FGE e Kpler.

La mancanza di acquirenti in grado di assorbire grandi volumi di nafta – scrive Bloomber – ha aggravato il problema per la Russia. La Cina e l’India ne stanno assorbendo di più, ma entrambe hanno ampie forniture interne, mentre la Corea del Sud – un consumatore chiave prima della guerra – ha evitato le importazioni dirette in seguito alle sanzioni. Il Brasile, invece, è stato un raro punto di forza.

LE MOSSE DELLA RUSSIA

Secondo FGE, la benzina russa è stata osservata affluire nei serbatoi di stoccaggio degli Emirati Arabi Uniti e dell’Africa occidentale, cosa che prima era rara. “Dovrebbe trattarsi di nafta o potenzialmente anche di benzina fuori specifica con molta nafta miscelata”, ha detto Ashraf di FGE.

Questa misura – scrive Bloomberg – ha un incentivo finanziario. Le sanzioni fissano un tetto massimo di 45 dollari al barile per la nafta russa, ma i prezzi di mercato sono attualmente superiori a tale livello, mentre la benzina ha un limite molto più alto, pari a 100 dollari al barile.

LE DESTINAZIONI SCONOSCIUTE DELLA NAFTA RUSSA

Secondo Ciaran Tyler, analista senior di gas naturale liquido presso la società di intelligence Kpler di Londra, un numero maggiore di carichi di nafta russa segnala destinazioni sconosciute, il che potrebbe indicare un tentativo di oscurare la sua origine e riflettere la difficoltà di trovare acquirenti; riporta Bloomberg. Secondo Tyler, la nafta russa dovrà far fronte a continue sfide per trovare acquirenti e la maggior parte delle sue spedizioni potrà essere smaltita solo nel prossimo trimestre. Questo porterà le raffinerie russe a tagliare i tassi operativi per ridurre le esportazioni, ha aggiunto.

Secondo FGE, inoltre, gli sconti sulla nafta russa potrebbero dover aumentare per giustificare il rischio che gli acquirenti stanno correndo.

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