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Blackout Milano

Le ragioni dei continui blackout a Milano e le responsabilità di Unareti (A2a)

Come un anno fa Milano rimane senza elettricità. Blackout in diverse zone della città da dieci giorni. Tante le lamentele sui social e non solo

Gli errori servono per imparare e per non ripeterli. Di solito, almeno. Nel caso di Milano e della questione elettricità, però, non sembra andare così. Esattamente un anno fa, infatti, il sindaco Beppe Sala chiedeva polemicamente che “i vertici di A2a” venissero “a relazionare sulla situazione in commissione comunale”. Guasti e disagi importanti, oggi come allora, stanno di nuovo paralizzando tante zone della città.

NON SOLO MILANO, NON SOLO OGGI

Il problema è stagionale (come ricordano le scuse ufficiali dell’anno scorso da parte della società di distribuzione) e internazionale, come dimostra il caso australiano dove si è stati costretti a utilizzare centrali a carbone per scongiurare i blackout. Ma nel capoluogo lombardo c’è anche qualcos’altro che non va. Perché, oltretutto, la società di distribuzione di A2a, Unareti, aveva programmato di spendere ben 100 milioni di euro nel 2021 per realizzare due nuove cabine primarie.

Le zone urbane coinvolte dai disservizi sono tante. Dal centro fino a vie note come Breda, Sarca e Fulvio Testi. Ma non solo, l’elenco è lungo e i disagi sono pressoché comuni: fino a cinque ore di buio che coinvolgono quotidianamente intere palazzine della città. Che significa impossibilità di muoversi, usare l’ascensore. Oltre che aprire il proprio negozio.

I MOTIVI DEL BLACKOUT

Alla base di tutto c’è  il sovraccarico della rete elettrica dovuto al massiccio utilizzo dei condizionatori per far fronte all’ondata di calore dell’anticiclone africano Scipione. Le temperature sono costantemente sopra i 30 gradi e questo rende il tutto più insostenibile.

Dall’Assessorato all’ambiente del comune di Milano fanno sapere a ENERGIA OLTRE che i problemi sono legati ai lavori di manutenzione. Perché Milano conta attualmente di dodici celle primarie e il fabbisogno ideale ne richiederebbe almeno venti. Unareti previde, un anno fa, la realizzazione di altre due centrali per il 2022. Una, a Rozzano, è stata inaugurata in questo mese e l’altra verrà aperta tra luglio e settembre.

CHI PROTESTA CONTRO I BLACKOUT

Il minimo, neanche poi tanto tale, effetto di queste interruzioni di corrente è quello di trovarsi davanti una gelateria con tutti i suoi prodotti sciolti . E basta questo per immaginare quanti commercianti, titolari di attività delle zone coinvolte, stanno subendo i danni da oltre una settimana. Senza contare che per comprendere il disagio è sufficiente fare un giro sui social.

COSA DICE E FA UNARETI

Dalla società del gruppo A2a, Unareti,  sono arrivati alcuni chiarimenti sulla situazione. Interpellata da ENERGIA OLTRE, Unareti ha spiegato che fino a ieri sera, ore 20, la situazione è da considerarsi “sotto controllo” con conseguente rientro dei disservizi cominciati circa dieci giorni fa. “Nell’ultima settimana Unareti ha registrato a Milano un aumento dei consumi di energia elettrica di oltre il 35% rispetto al mese precedente e del 10% rispetto a un anno fa”, la risposta dell’azienda di distribuzione. “I picchi dei consumi che si stanno registrando, tipici del periodo estivo e legati anche all’elettrificazione dei consumi in corso nella Città, influenzano lo stress della rete che può subire guasti temporanei. Milano è una fra le città europee con la più alta densità di popolazione e, di conseguenza, di potenza elettrica richiesta per chilometro quadrato”.

Gli interventi di pronto intervento non sono mancati, così come i moniti di sensibilizzazione a ridurre i consumi. Unareti ha infatti potenziato il numero delle squadre di pronto intervento per far fronte ad eventuali guasti sulla rete di distribuzione dell’energia elettrica della Città. Per fronteggiare il periodo estivo, l’azienda ha anche investito per migliorare l’organizzazione del pronto intervento: sono aumentati i laboratori mobili, necessari per le attività di ricerca del guasto, e le squadre di scavo, essenziali laddove si verifichino problemi complessi che isolano le utenze. È stato inoltre raffinato il processo di gestione e prioritizzazione delle segnalazioni, nonché il sistema delle manovre effettuate sulla rete elettrica dalla sala controllo per rendere più rapide ed efficaci le rialimentazioni delle utenze distaccate.

Ma è evidente che serve di più per evitare il ripetersi della situazione ogni anno nelle medesime settimane. Oltre a confermare la prossima apertura di una nuova cella primaria, da Unareti sono arrivate ulteriori specifiche sul piano di investimenti. Oltre un miliardo in dieci anni: “Nell’ultimo anno gli sforzi di Unareti, arrivati a 120 mln/anno di fondi stanziati, si sono concentrati sulla realizzazione di due nuove cabine primarie a cui se ne aggiungeranno altre 6 da completare nei prossimi 5 anni, sul rinnovo della rete elettrica – 7.000 km di cavi che in alcuni punti dovranno essere sostituiti -, sulle cabine secondarie e sul sistema di telecontrollo”. Insomma, la programmazione non sembra mancare. Ma l’interrogativo resta: i cittadini milanesi resteranno ancora al buio?

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