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Gas

Le tensioni Ucraina-Russia trascinano i prezzi del gas. Germania pronta a rinunciare a rifornimenti russi

Gelmini: sul fronte energetico l’Italia paga i no ideologici del passato. Di Stefano: Nella partita tra Ucraina e Russia “c’è in gioco la stabilità europea”

Le tensioni in Ucraina continuano a sostenere il prezzo del gas al Ttf di Amsterdam, la borsa europea di riferimenti per i prezzi del combustibile. Attualmente, la commodity è scambiata oltre gli 83 euro con un rialzo del 4,2%.

IL MINISTRO HABECK: LA GERMANIA PUO’ FARE A MENO DEL GAS RUSSO SE NECESSARIO

Questa mattina, ai microfoni della Radio pubblica tedesca, il ministro dell’Economia e del Clima, Robert Habeck ha ammesso che la Germania farà a meno del gas russo nel caso si rendesse necessario. Berlino dipende per circa il 55% dalle importazioni da Mosca – su un 70% totale di forniture di gas dall’estero – ma secondo il ministro, dopo un primo shock iniziale di prezzo si potrebbe compensare il gas russo con altri fornitori.

DI STEFANO: KIEV È DIETRO L’ANGOLO PER L’EUROPA

Intanto, sempre in mattinata, è intervenuto il sottosegretario agli Affari esteri, Manlio Di Stefano, a Radio anch’io. Secondo il componente dell’esecutivo nella partita tra Ucraina e Russia “c’è in gioco la stabilità europea” visto che Kiev “è dietro l’angolo e l’Europa ha interessi strategici enormi con l’Ucraina e la Russia” e no “solo nel gas”.

GELMINI: SUL FRONTE ENERGETICO L’ITALIA PAGA I NO IDEOLOGICI DEL PASSATO

A Rtl 102.5 ha parlato invece il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini che ha ribadito come l’Italia dipenda troppo dall’estero sul fronte energetico. “Paghiamo i no ideologici del passato”, ha chiosato il ministro.

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