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Legambiente: Italia in ritardo su Piani di risanamento

L’associazione ambientalista si scaglia contro le regioni e i sindaci per il ritardo sui piani di Risanamento

 

inqitItalia in emergenza smog. Il report “L’emergenza smog e le nazioni (poche) in campo” di Legambiente denuncia i ritardi di regioni e sindaci, che in questo mese avrebbero dovuto terminare e definire le azioni ad hoc dei rispettivi Piani di risanamento.

E ancora. Da quanto si legge nel report, sono 25 le città italiane che hanno già superato il limite di 35 giorni con una media giornaliera di oltre 50 microgrammi previsti per metro cubo per le polveri sottili (PM10); di cui 24 appartengono alle sole quattro regioni del nord Italia: Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Torino registra 66 giorni di superamento di PM10, seguito da Cremona con 58 giorni, Padova con 53 giorni, Frosinone 52 e Milano 50.

Legambiente ritiene che questi ritardi siano inaccettabili, dal momento che ogni anno a causa dell’esposizione ad inquinamento da polveri sottili PM10, ossidi di azoto (NO2) e ozono (O3) muoiono circa 60mila persone all’interno dei nostri confini nazionali.

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E’ fondamentale il ruolo delle regioni nel predisporre le nuove misure e organizzare i fondi in modo mirato così da destinarli a progetti innovativi, a partire dalle misure sulla mobilità così da ridisegnare le città in modo più sostenibile, favorendo contemporaneamente anche il rilancio dei centri urbani, operazione in cui siamo in forte ritardo – asserisce Legambiente – in confronto al resto dell’Europa, richiedendo il blocco ufficiale dei diesel Euro 2 e le auto a benzina Euro 1– iniziativa esistente in pochi comuni ma non sorvegliata; esempio positivo è Bergamo che ha predisposto squadre di vigili con telecamere e costosi software di riconoscimento approvati e validati dal Ministero dei Trasporti – e ponendo il problema del riscaldamento nei luoghi pubblici e in quelli privati – ancora oggi un terzo delle abitazioni risulta non a norma, con l’applicazione di strumenti automatici di controllo della temperatura.

In Emilia, da domani, saranno attivi i provvedimenti d’emergenza: blocco della circolazione per i veicoli diesel fino a euro 4 nelle maggiori città, abbassamento del riscaldamento, divieto di falò e barbecue all’aperto e accensione dei camini con classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore a 3 stelle.

 

Giovanni Malaspina

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