L’Egitto si candida a diventare uno dei maggiori produttori di idrogeno. Un obiettivo che potrebbe portare importanti vantaggi anche all’Italia. Ecco perché
L’Egitto potrebbe diventare uno dei maggiori produttori di idrogeno green al mondo. Un primato che potrebbe aggiudicarsi grazie alla posizione geografica e al grande potenziale di sviluppo di energia elettrica da fotovoltaico ed eolico, necessaria per l’elettrolisi. Gli incentivi fiscali introdotti quest’anno dal governo egiziano per l’idrogeno verde e derivati stanno spingendo diverse aziende a investire in progetti di medio-grandi dimensioni, secondo quanto riporta Oil Price. Una situazione che potrebbe fare la fortuna dell’Italia. Ecco perché.
EGITTO, I PROGETTI SULL’IDROGENO
I progetti futuri annunciati sono quasi 30, ma è improbabile che si concretizzeranno tutti. Sono otto i principali in stato avanzato da tenere d’occhio. Il primo è portato avanti da AMEA Power, società attiva da diversi anni nel settore delle rinnovabili e prevede un elettrolizzatore da 500MW.
Attualmente la società sta cercando finanziatori tra le banche per realizzare l’impianto. La maggior parte dei costi riguarda l’elettricità, secondo Hussein Matar, responsabile del team di idrogeno verde in Egitto. Un obiettivo che potrà essere raggiunto anche grazie a servizi condivisi per convertire le spese in conto capitale in costi operativi, ad esempio la desalinizzazione dell’acqua.
“Stiamo guardando i centesimi sull’elettrolizzatore. Se riusciamo a far scendere il prezzo dell’elettricità del 10%, vedremo un impatto significativo”, ha affermato Matar.
“Stiamo parlando di un progetto da 2,3 miliardi di dollari. La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), ha fornito la guida e l’infrastruttura che permetterà ad una società privata come AMEA di entrare e investire in un progetto di capacità molto grande. Ora stiamo parlando con le banche”, ha aggiunto Matar.
L’area di Ain Sokhna mira a diventare un hub dell’idrogeno. Qui, TotalEnergies e Enara Capital produrranno 30.000 tonnellate di idrogeno verde all’anno.ACWA Power costruirà un impianto da 4 miliardi di dollari che genererà fino a due milioni di tonnellate all’anno.
Nella stessa zona, il consorzio composto da Masdar e Hassan Allam Utilities realizzerà un sistema di produzione di idrogeno verde da 2GW. La norvegese Scatec, invece, avvierà una progetto con capacità di elettrolisi di 100 MW per la produzione di ammoniaca verde e carburante per la navigazione.
ITALIA HUB DELL’IDROGENO?
Uno sviluppo che interesserà la costa occidentale del Mediterraneo. Infatti, la belga DEME produrrà idrogeno verde nel nuovo porto di Gargoub. Uno sviluppo di cui beneficerà anche l’Italia. Infatti, dopo le scoperte di giacimenti di gas da parte di Eni, l’Egitto è diventato una delle principali nazioni esportatrici. L’Italia punta ad aiutare il Paese africano per garantirsi nuove forniture di idrogeno e energia green.
Non a caso, il nuovo corridoio H2 Sud per il trasporto dell’idrogeno dal Nord Africa all’Europa centrale passerà per l’Italia, che si candida così a diventare hub europeo anche dell’idrogeno, oltre che del gas.