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Ue cambiamento climatico

L’industria metallurgica all’Unione Europea: investire nella lavorazione dei minerali critici

In una lettera inviata ad Ursula von der Leyen, Eurometaux chiede che il Fondo europeo per l’innovazione – che si concentra sulla decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità energetica – includa anche minerali critici

I produttori e i consumatori di metalli hanno esortato l’Unione Europea ad investire di più nell’espansione della capacità di lavorazione dei minerali fondamentali per la transizione energetica, come quelli utilizzati nei veicoli elettrici, mentre l’Ue sta finalizzando i suoi piani per il prossimo anno.

LA LETTERA DI EUROMETAUX A VON DER LEYEN

Oggi, infatti, in una lettera inviata alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, l’associazione industriale Eurometaux ha affermato che il Fondo europeo per l’innovazione – che si concentra sulla decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità energetica – dovrebbe includere anche minerali critici.

IL RUOLO DI EUROPA, USA E CINA SULLA TECNOLOGIA PULITA

Il discorso sullo stato dell’Unione di Von der Leyen della prossima settimana delineerà le priorità e le iniziative per l’anno a venire. “Oggi la Cina controlla non solo grandi quote di produzione di tecnologia pulita, ma anche il 50-90% della capacità di lavorazione dei minerali critici necessaria per queste, così come molte risorse globali”, ha affermato Eurometaux, aggiungendo che “gli Stati Uniti stanno rapidamente recuperando terreno grazie all’enorme pacchetto di investimenti previsto dall’Inflation Reduction Act. In Europa, invece, il settore degli investimenti è stato peggiorato ulteriormente dal conflitto in corso in Ucraina”.

EUROMETAUX: INVESTIRE SUI MINERALI CRITICI

Ecco perché i dirigenti sostengono che l’Europa dovrebbe riconsiderare la stretta aderenza ai principi del libero mercato in un settore fondamentalmente costruito sui sussidi. “Noi abbiamo una mano legata dietro la schiena, mentre gli Stati Uniti e la Cina pompano denaro nelle loro catene di approvvigionamento”, ha affermato il portavoce di Eurometaux, Chris Heron, che ha aggiunto: “l’Ue ha urgentemente bisogno di nuovi finanziamenti per i minerali critici, per sostenere le nostre aziende locali nel far aumentare i loro investimenti”.

MINERALI CRITICI: REPLICARE IL MODELLO DELLA BANCA UE DELL’IDROGENO

La lettera – che è stata firmata da 15 aziende, tra cui Rio Tinto, Norsk Hydro, Albemarle, Umicore, Northvolt, Solvay e Aurubis – chiede che il Fondo europeo per l’innovazione sostenga la lavorazione di minerali critici, replicando il modello della Banca dell’idrogeno dell’Unione europea, creata per aiutare nelle differenze di costo tra idrogeno rinnovabile e combustibili fossili.

La Strategic Technologies for Europe Platform dell’Ue, istituita per stimolare gli investimenti nelle tecnologie pulite, secondo Eurometaux “non è né sufficiente, né abbastanza mirata. Fondamentalmente, manca di attenzione alla catena del valore dei minerali critici, non riuscendo a fornire un nuovo supporto mirato e a lungo termine per le operazioni di conversione, lavorazione e raffinazione su larga scala”.

Per Julia Poliscanova, dell’organizzazione Transport & Environment, Francia e Germania hanno offerto sostegno all’industria, ma “cercare di competere con gli Stati Uniti o la Cina da soli è come partecipare ad una gara di F1 con una Fiat 500”.

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