Lo sviluppo petrolifero del Lago Albert in Uganda sarà uno dei più grandi sviluppi petroliferi visti in Africa negli ultimi 20 anni
Con il recente via libera al progetto dell’oleodotto dell’Africa orientale, l’Uganda produrrà il suo primo petrolio già nel 2025 e la produzione nei prossimi cinque anni dovrebbe salire a 230.000 barili al giorno, da zero nel 2021. È quanto afferma GlobalData , una delle principali società di dati e analisi.
FINO A 8 MILIARDI DI DOLLARI DI ENTRATE FISCALI
Conor Ward, Oil & Gas Analyst di GlobalData, commenta: “Lo sviluppo petrolifero del Lago Albert in Uganda sarà uno dei più grandi sviluppi petroliferi visti in Africa negli ultimi 20 anni, prevedendo di recuperare oltre 1,5 miliardi di barili di petrolio. I giacimenti di Tilenga e Kingfisher (parte dello sviluppo del Lago Albert) apporteranno un valore significativo al governo dell’Uganda e i due giacimenti da soli potrebbero generare fino a 8 miliardi di dollari di entrate fiscali”.
SONO PASSATI 15 ANNI DA QUANDO IL CAMPO KINGFISHER È STATO SCOPERTO
Sono passati 15 anni da quando il campo Kingfisher – ora gestito da CNOOC – è stato scoperto per la prima volta e i partner hanno subito molteplici ritardi nel prendere una decisione di investimento. Inizialmente a causa di disordini civili nell’area e più recentemente per controversie fiscali con il governo e sul tracciato del gasdotto. L’approvazione del progetto di esportazione dell’oleodotto è una pietra miliare importante che i partecipanti sono stati in grado di superare per progredire nello sviluppo dell’area.
L’OLEODOTTO SARÀ IL PIÙ LUNGO COSTRUITO IN OLTRE 20 ANNI NELLA REGIONE
Ward conclude: “Grandi preoccupazioni sul percorso della pipeline sono state sollevate dai cittadini locali per gli impatti del terreno poiché il percorso coprirà 1.400 km dal confine occidentale dell’Uganda al porto di Tanga in Tanzania e richiederà riscaldamento costante e più stazioni di pompaggio a causa alla natura cerosa del grezzo. L’oleodotto sarà il più lungo costruito in oltre 20 anni nella regione e fornirà all’Uganda una rotta per l’esportazione di petrolio nei mercati internazionali”.