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L’utile netto di CDP cresce a 1,9 mld euro, +28% rispetto al 2022

L’utile netto consolidato di CDP è 2,8 miliardi, in decremento rispetto al periodo di confronto (3,7 miliardi), riconducibile al minor contributo di Eni (-1,3 miliardi rispetto al primo semestre 2022). L’utile di pertinenza della Capogruppo si attesta a 1,8 miliardi

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), presieduto da Giovanni Gorno Tempini, ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023, presentata dall’amministratore delegato e direttore generale, Dario Scannapieco.

Il CdA ha approvato anche nuove operazioni per oltre 300 milioni, che comprendono finanziamenti e investimenti per il sostegno a territori e imprese e lo sviluppo della cooperazione internazionale.  Inoltre, in linea con il Piano Strategico 2022-2024 è stata approvata la prima Relazione non finanziaria semestrale del Gruppo.

I PRINCIPALI RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2023

In linea con il suo ruolo di Istituto Promozionale di Sviluppo, nel semestre il Gruppo CDP ha impegnato risorse per circa 11,5 miliardi, dato in linea con quello del primo semestre 2022, che includeva però operazioni one-off di importo significativo. Al netto di queste operazioni la crescita sul semestre sarebbe di circa il 120%.

Continua l’incremento del focus sugli impieghi ad alto impatto per il Paese: l’attività del Gruppo ha infatti consentito l’attivazione di investimenti per complessivi 32,4 miliardi di euro, con un effetto leva di 2,8 volte le risorse impegnate nel periodo.

Coerentemente con il Piano Strategico si consolida il sostegno alle amministrazioni pubbliche, anche nell’ambito del PNRR, con attività di advisory e gestione di fondi pubblici, nazionali ed europei per garantirne l’attuazione nel rispetto delle tempistiche fissate. Al 30 giugno 2023 CDP ha sottoscritto 14 Piani delle Attività, per un valore di iniziative sostenute di circa 48 miliardi, e ha assegnato circa 220 milioni di euro per consentire la realizzazione di progetti di interesse pubblico relativamente a fondi in gestione.

Lo stock di crediti di CDP SpA è in crescita a 121 miliardi (120 miliardi a fine 2022), con il totale dell’attivo che si attesta a 394 miliardi, in lieve riduzione rispetto al dato di fine 2022 (401 miliardi).

I RISULTATI ECONOMICI DI CDP

Quanto ai risultati economici, l’utile netto di CDP SpA è di circa 1,9 miliardi, in crescita di 416 milioni (+28%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato raggiunto anche grazie alla crescita del margine di interesse e dei dividendi. L’utile netto consolidato è pari a 2,8 miliardi (3,7 miliardi nel primo semestre 2022), un decremento riconducibile al risultato di alcune partecipate che avevano beneficiato di risultati estremamente positivi nel primo semestre del 2022.

Tra le altre iniziative di rilievo si segnalano: l’approvazione della prima Relazione non finanziaria semestrale del Gruppo, il collocamento del primo Green Bond e la prima emissione obbligazionaria in dollari di CDP (“Yankee Bond”). Inoltre, è stata inaugurata la nuova sede dell’ufficio di rappresentanza a Bruxelles che consentirà un rafforzamento delle relazioni bilaterali con istituzioni e società europee e agevolerà iniziative di sistema sui temi chiave per l’Italia sul fronte dello sviluppo sostenibile.

I RISULTATI DEL GRUPPO CDP

Il risultato d’esercizio ante imposte del Gruppo CDP si attesta a 1,2 miliardi, in lieve incremento rispetto al primo semestre 2022 (1,1 miliardi). Il bilancio consolidato semestrale abbreviato include anche società sulle quali la Capogruppo non esercita direzione e coordinamento (tra cui rilevanti controllate quotate quali Snam, Terna, Italgas, Fincantieri e collegate quotate quali Eni, Poste Italiane, Saipem, WeBuild e Nexi).

L’utile netto consolidato è 2,8 miliardi, in decremento rispetto al periodo di confronto (3,7 miliardi), riconducibile al minor contributo di ENI (-1,3 miliardi rispetto al primo semestre 2022). L’utile di pertinenza della Capogruppo si attesta a 1,8 miliardi (2,8 miliardi nel primo semestre 2022). Il totale dell’attivo patrimoniale consolidato è pari a 469 miliardi, in diminuzione di circa l’1,9% (478 miliardi) rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente.

La raccolta complessiva si attesta a 401 miliardi, in diminuzione dell’1,3% rispetto alla fine del 2022 (406 miliardi). La voce accoglie principalmente la raccolta postale della Capogruppo, la raccolta da banche e le emissioni obbligazionarie riconducibili in via prevalente a CDP e ai gruppi Terna, Snam ed Italgas.

Il patrimonio netto consolidato, pari a 40,2 miliardi, è in aumento di 0,8 miliardi rispetto alla fine dello scorso esercizio (39,4 miliardi) per le dinamiche incrementative associate al risultato del semestre parzialmente compensate dalla variazione negativa dovuta alla distribuzione dei dividendi.

LA RELAZIONE NON FINANZIARIA DI CDP

Il CdA ha approvato anche la prima Relazione non finanziaria semestrale, il documento di natura volontaria che fornisce una rappresentazione delle principali performance e iniziative di sostenibilità del Gruppo nei primi sei mesi dell’anno in corso.

Degli 11,5 miliardi di euro impegnati a partire da gennaio 2023, il 71% (circa 8,2 miliardi) è stato destinato alle 4 sfide e ai 10 campi di intervento identificati dal Piano Strategico 2022-2024. In particolare, la relazione si sofferma sull’azione per:

– promuovere la crescita inclusiva e sostenibile, con più di 405 milioni a sostegno di oltre 600 infrastrutture sociali, tra cui interventi di social housing a favore di 228 alloggi sociali e 644 beneficiari, di edilizia scolastica a favore di 139 scuole e sanitaria su 235 strutture;

– contrastare il cambiamento climatico e tutelare l’ecosistema, con più di 1,6 miliardi dedicati, tra le altre attività, a progetti per la transizione energetica di aziende ed enti locali e con l’avvio del “Prestito Green” per interventi ambientali sul territorio. Inoltre, il 76% dell’energia elettrica delle sedi di CDP proviene da fonti rinnovabili;

– favorire la digitalizzazione e l’innovazione del Paese, con quasi 1,2 miliardi impegnati, continuando ad accompagnare l’evoluzione tecnologica delle imprese (in particolare delle PMI e delle startup) e della Pubblica Amministrazione;

– contribuire a ripensare le catene del valore, con circa 5 miliardi impegnati per iniziative a favore delle filiere strategiche, dei trasporti e dei nodi logistici e delle operazioni dedicate alla Cooperazione e Finanza per lo Sviluppo.

TEMPINI: CONFERMIAMO IMPEGNO SU SVILUPPO SOSTENIBILE E INCLUSIVO

“Nonostante la portata degli shock che in questi anni hanno contraddistinto lo scenario globale, in un contesto caratterizzato da segnali di rallentamento della crescita, l’economia italiana resta complessivamente resiliente”, ha dichiarato il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, che ha aggiunto: “in questo quadro i nostri risultati mostrano che Cassa ha saputo raccogliere le sfide di un mondo che è cambiato, confermando il proprio forte impegno sul fronte dello sviluppo sostenibile e inclusivo. Sono numeri che pongono le basi per una crescita del ruolo di CDP come motore trainante dell’economia del Paese e come istituzione sempre più vicina alle esigenze dei territori e delle persone”.

SCANNAPIECO: GIA’ SUPERATO IL 60% DI OBIETTIVI PER TRIENNIO 2022-2024

“I dati relativi ai primi 18 mesi del nostro Piano Strategico dimostrano l’efficacia e la qualità delle scelte adottate”, ha evidenziato l’amministratore delegato e DG di CDP, Dario Scannapieco. “Gli 11,5 miliardi di risorse impegnate – ha aggiunto -, in forte crescita rispetto ai primi sei mesi del 2022, e i 32,4 miliardi di investimenti attivati ci hanno consentito di arrivare al giro di boa del Piano avendo già superato il 60% degli obiettivi previsti per il triennio 2022-2024. Il nostro lavoro ci ha portato ad essere inoltre sempre più internazionali, come testimoniato dal debutto sul mercato obbligazionario statunitense e dall’inaugurazione di una nuova sede a Bruxelles. Oggi possiamo svolgere appieno il nostro ruolo e costruire per il nostro Paese un percorso di crescita condiviso con gli altri protagonisti dello scenario globale”.

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