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M5s promette lo stop a trivellazioni a Masseria La Rocca

Intervento del sottosegretario Crippa e della portavoce pentastella Liuzzi su Facebook: Nel primo cdm utile verrà definitivamente rigettato il superamento della mancata intesa

“Nessun voltafaccia nessun ripensamento de M5s sulla questione petrolifera”. L’istanza di ricerca di idrocarburi “Masseria La Rocca” sarà respinta, e il Movimento 5 Stelle modificherà la legge che permette al Governo di superare la mancata intesa delle Regioni in materia. Lo hanno precisato il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all’Energia Davide Crippa e Mirella Liuzzi portavoce M5s in un post su Facebook dei giorni scorsi per chiarire la vicenda e gettare acqua sul fuoco delle polemiche nate attorno al permesso di ricerca lucano.

COME NASCE LA VICENDA

“Nel 2016 la Regione Basilicata aveva negato il rilascio dell’intesa tra Stato e regione per questo permesso di ricerca e si era costituita di fronte al Tar Basilicata che però aveva dato torto alla regione. Che a sua volta era ricorsa in Consiglio di Stato contro questo mancato esercizio dei poteri sostitutivi, perdendo. La palla è poi passata al Consiglio dei ministri”, ha sottolineato nel video Mirella Liuzzi portavoce M5s che poi nel post precisa per iscritto: “Il 12 dicembre il Consiglio dei Ministri ha respinto la richiesta di proroga al permesso di ricerca petrolifera Masseria La Rocca in Basilicata, stabilendo così di fatto un punto politico importante: il Governo è assolutamente contrario a quella trivellazione. Era in corso però già un iter amministrativo molto lungo e complicato (legato alla forma, non al merito del progetto) da parte della Regione Basilicata che, negando l’intesa alla realizzazione, si era opposta di fronte al Tar e al Consiglio di Stato. Tutti i ricorsi sono stati persi. Nonostante il Consiglio dei Ministri abbia espresso una posizione politica, il conflitto di attribuzione è ancora pendente ed era un atto assolutamente dovuto da parte della Presidenza del Consiglio quella di costituirsi in giudizio. Questo ‘conflitto’ decadrà non appena il prossimo Consiglio dei Ministri delibererà e rigetterà definitivamente l’istanza di permesso di ricerca petrolifera. Pertanto la polemica scaturita, non è altro che una strumentalizzazione di un percorso amministrativo che trae origine molti anni fa e che ora grazie alla politica del M5S, non può che essere superato”, ha chiarito la Liuzzi.

CRIPPA: NEL PRIMO CDM UTILE VERRÀ DEFINITIVAMENTE RIGETTATO IL SUPERAMENTO DELLA MANCATA INTESA

“Il Consiglio di Stato ha di fatto intimato al Mise di portare il superamento della mancata intesa in Consiglio dei ministri. Il 12 dicembre il Cdm ha così iniziato l’istruttoria e nella fase di discussione è emerso come questo governo non intenda superare la mancata intesa della regione Basilicata – ha chiarito il sottosegretario Crippa nel video -. Oggi siamo di fronte al fatto che ci devono essere i tempi tecnici per scrivere la delibera della presidenza del consiglio dei ministri che sarà quindi oggetto del primo cdm utile nel quale verrà definitivamente rigettato il superamento della mancata intesa. Grazie a quella delibera sarà poi possibile per il Mise procedere al rigetto dell’istanza di Masseria La Rocca. Fino a quel momento rimane pendente però, perché l’oggetto nel contendere non è terminato, il ricorso alla Corte costituzionale”.

IL SOTTOSEGRETARIO: CERCHEREMO DI MODIFICARE L’ASPETTO DELLA NORMA SULLA MANCATA INTESA REGIONALE

“In quel ricorso – ha evidenziato il sottosegretario al Mise – viene posta l’attenzione sul fatto che non sia dal punto di vista costituzionale legittimo superare il mancato parere delle regioni con una delibera della presidenza del consiglio dei ministri. La nostra partecipazione con la deliberazione del 21 dicembre è un atto dovuto perché la scadenza per la costituzione in giudizio era al 31 dicembre 2018 e non si sarebbe riuscita ad avere una deliberazione del cdm su Masseria La Rocca in tempo utile per far cessare l’oggetto del contendere. Il discorso spostato in Corte Costituzionale è un discorso di diritto costituzionale: pertanto, rispetto alla legge che vogliamo modificare cioè al fatto che vogliamo superare la mancata intesa regionale, il ministero si è costituito in giudizio perché ha ritenuto di aver esercitato fino a quel momento quanto la legge gli permetteva di fare. Cosa faremo in seguito? Cercheremo di modificare anche questo aspetto della norma perché riteniamo utile rispettare il volere dei cittadini ma fino a quel momento dobbiamo rispettare le norme in vigore. E state certi che Masseria La Rocca, così come detto dal ministro Di Maio, sarà oggetto del primo cdm utile per il rigetto della mancata intesa”, ha concluso Crippa.

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