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Mercati energetici al bivio, settembre mese chiave secondo l’ultimo report Axpo

Solo le attuali limitazioni della liquidità del mercato, secondo il report Axpo, possono contribuire a spiegare pienamente i prezzi energetici che hanno vissuto un’enorme corsa alle montagne russe durante il mese di agosto, inizialmente più che raddoppiando prima di crollare del 30-40%

“‘Timori’’, ‘prezzi record’, “illiquidità”, “scarsità”, “contromisure”, “emergenza”, “intervento”… il linguaggio dei titoli dei giornali legati all’energia diventa di giorno in giorno più allarmante, mentre le forniture di carburante russo in Europa diminuiscono costantemente e i prezzi dell’energia salgono alle stelle. Sebbene non sia inaspettato, ciò intensifica le richieste di sostegno da parte dei governi in tutta Europa per proteggere i consumatori finali. Nel frattempo, sia l’industria che i fornitori di energia continuano a subire l’enorme incertezza, la pressione sui margini e l’enorme fabbisogno di liquidità dell’attuale regime di prezzi senza precedenti”. È quanto scrive Andy Sommer, Team Leader Fundamental Analysis & Modelling, Axpo Solutions AG nell’ultimo ‘Energy Markets Monthly reports” di settembre 2022 sulla situazione energetica mondiale

LIMITI A LIQUIDITA’ MERCATO SPIEGANO IL RALLY DEI PREZZI DELL’ENERGIA SECONDO AXPO

In questo contesto, tuttavia, prosegue Sommer “non tutti gli ultimi sviluppi dei prezzi nel mondo dell’energia possono essere spiegati da notizie e sviluppi fondamentali. Certo, la decisione della Russia di interrompere le forniture di gas NordStream 1 all’Europa, le scarse prestazioni delle centrali nucleari francesi, il perdurare di condizioni di siccità in tutto il continente e la decisione della Germania di attenersi alla chiusura delle rimanenti centrali nucleari per la produzione di energia elettrica di base a partire dal 2023 sono tutte notizie rialziste”.

“Il forte accumulo di depositi di gas e carbone, dovuto alla distruzione della domanda da parte dell’industria europea e di altri settori, è stato invece un elemento ribassista. Tuttavia – ha precisato Sommers -, solo le attuali limitazioni della liquidità del mercato possono contribuire a spiegare pienamente i prezzi che hanno vissuto un’enorme corsa alle montagne russe durante il mese di agosto, inizialmente più che raddoppiando prima di crollare del 30-40%”.

MISURE COME TETTI AI PREZZI, TAGLI ALLA DOMANDA E DECOUPLING GAS-ELETTRICITA’ SONO LE DOMANDE CHIAVE DI SETTEMBRE

“Consapevoli di questa volatilità e dei prezzi estremi, i politici europei sono impegnati a proporre soluzioni. Si discute di misure di emergenza a breve termine, come tetti ai prezzi, riduzioni forzate della domanda e l’intensificazione delle aste dei certificati di emissione, ma anche di misure a più lungo termine che dovrebbero svincolare i prezzi del gas e dell’elettricità. Il modo in cui queste idee e le eventuali decisioni influenzeranno i fondamentali del mercato e il modo in cui i prezzi dell’energia si formeranno a lungo termine, insieme alle loro conseguenze desiderate e indesiderate, saranno le domande chiave di settembre”, ha concluso Sommer.

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