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Mercato libero, Arrigoni: inaccettabili bollette più care per utenze domestiche

Secondo Arrigoni è ecessario intervenire prima della fine servizio maggior tutela
“L’illustrazione della relazione annuale 2019 di ARERA al Parlamento, avvenuta ieri da parte del presidente Stefano Besseghini, conferma in modo evidente che i clienti domestici che dal 2008 sono passati al mercato libero continuano a pagare l’energia elettrica molto di più di coloro che sono rimasti nel regime tutelato, mediamente del 26% in più nello scorso anno. Si tratta di un dato molto preoccupante che chiama la politica e in particolare il Governo ad intervenire con urgenza per impedire che 15 milioni di utenti domestici ancora rimasti nel mercato tutelato, poco di più della metà del totale, dal 1 gennaio 2022, data della fine della maggior tutela, vadano incontro all’ennesima batosta!” A dichiararlo è il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia della Lega.

“È evidente che questo processo di liberalizzazione non sta funzionando! La Lega in questi anni lo ha sempre denunciato presentando in Parlamento sia proposte, anche accolte, per differire il termine della fine del regime tutelato, sia interrogazioni per sollecitare il MISE all’emanazione dei decreti ministeriali previsti dalla legge per definire le misure di accompagnamento degli utenti verso il mercato libero, nonché l’istituzione dell’albo dei venditori con criteri stringenti e requisiti tecnico-finanziari per l’iscrizione, al fine di qualificare gli stessi venditori e per prevenire e contrastare condotte opportunistiche e scorrette come quelle che spesso si verificano. Visto che tutto questo ancora manca, così come manca un’adeguata campagna di informazione istituzionale per garantire ai consumatori scelte consapevoli nell’individuazione del proprio fornitore, il Governo deve assolutamente intervenire, al più presto, anche valutando un’ulteriore proroga” continua Arrigoni.

“La Lega è per la liberalizzazione del mercato e per assicurare la concorrenza, ma se dovessero permanere queste condizioni di incertezza, di scarsa trasparenza e di caro bollette, interverremo ancora con determinazione per tutelare i clienti, specie quelli delle fasce più deboli, che non devono essere penalizzati da inevitabili aumenti”, conclude il senatore leghista.

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