Advertisement Skip to content
Bollette

Milleproroghe, Lega: rinvio fine mercato tutelato è alibi fallimento Governo uscente

“La Lega è contraria a questo nuovo rinvio che allontana la liberalizzazione del mercato, condizione essenziale per favorire la concorrenza e quindi per avere bollette meno care”

“L’emendamento del M5S al decreto Milleproroghe per un ulteriore rinvio di due anni della fine del mercato tutelato dimostra il fallimento del Governo uscente, che non ha lavorato per consentire l’accompagnamento degli utenti verso il libero mercato. Registriamo il tentativo da parte dell’ex maggioranza di crearsi un alibi di comodo per posticipare ancora una volta la creazione dell’elenco dei fornitori, in forte ritardo, e l’emanazione del decreto di accompagnamento al mercato libero per 14 milioni di famiglie e 2 milioni di microimprese, nonché i gravi ritardi sulla comunicazione istituzionale e con l’informazione sui portali offerte e consumi, lasciando gli utenti in balia di condotte commerciali aggressive da parte di alcune società, segnalate anche dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”. Così i parlamentari della Lega Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia del partito, e Tullio Patassini, componente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.

“La Lega è contraria a questo nuovo rinvio che allontana la liberalizzazione del mercato, condizione essenziale per favorire la concorrenza e quindi per avere bollette meno care per famiglie e imprese”, continuano gli esponenti della Lega. “L’iniziativa dei grillini va esattamente nella direzione opposta e soprattutto sottolinea le inadempienze che anche in questo settore hanno contraddistinto la loro azione di governo. Ricordiamo in proposito che la Lega ha depositato in Senato ben 4 interrogazioni a cui i titolari del MiSE non hanno mai dato risposta. Solo se non ci saranno interventi nel breve termine con la creazione dell’elenco venditori e con i necessari decreti allora saremo i primi a chiedere il rinvio del mercato tutelato oltre il gennaio 2022, farlo oggi però è l’ennesima dichiarazione di resa per incapacità di rispondere ai bisogni degli italiani”, concludono i parlamentari della Lega.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su