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Piano Mattei

Milleproroghe: proroga stop trivelle, fine mercato tutelato e Deposito nucleare

Lunedì il testo in aula per il voto definitivo alla Camera

Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno votato il mandato ai relatori Giuseppe Brescia e Fabio Melilli di riferire in Aula sul decreto Milleproroghe. Il testo è atteso in assemblea lunedì per l’ok in prima lettura, poi dovrà passare al Senato. Ecco le novità nel settore ambiente ed energia.

TRIVELLE

Le commissioni Affari costituzionali e bilancio della Camera hanno approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che sposta al 30 settembre il termine per l’approvazione del nuovo Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai).

“Con l’approvazione del mio emendamento al MILLEPROROGHE scongiuriamo il rischio di nuove trivellazioni. Entro il 30 settembre il Governo dovra’ completare il Piano per individuare le aree dove sara’ consentita l’attivita’ di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle in cui tali attivita’ saranno vietate”. Lo dichiara la deputata Rossella Muroni in una nota. “Non era semplice trovare un compromesso nella maggioranza, sono contenta- conclude la vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati- ora c’e’ il tempo necessario per fare un buon lavoro in accordo con Enti Locali e associazioni, fondamentale per rafforzare il processo di transizione ecologica del nostro Paese”.

FINE MERCATO TUTELATO

Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato un emendamento che mantiene il mercato di maggior tutela per un altro anno. Il nuovo regime si avrà dunque dal 1 gennaio 2023.

“L’abbiamo detto e lo abbiamo fatto, superando le resistenze delle altre forze di maggioranza: con un nostro emendamento al decreto milleproroghe tuteliamo gli utenti più vulnerabili prevedendo la proroga al 2023 dell’entrata in vigore del passaggio al mercato libero dell’energia elettrica e del gas”. Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle Davide Crippa, capogruppo pentastellato a Montecitorio, e Luca Sut, capogruppo in commissione Attività produttive. “Nel 2019 le famiglie che hanno aderito al mercato libero hanno pagato l’energia elettrica in media il 26% in più rispetto a quelle che sono ancora nel mercato di maggior tutela: con il nostro intervento abbiamo evitato che nel 2022, oltre alle conseguenze della pandemia, famiglie e microimprese debbano anche subire un pesante aumento delle bollette” proseguono Crippa e Sut. “Per il MoVimento 5 Stelle è una questione di principio: in un momento di grave crisi sanitaria ed economica non si poteva non stare dalla parte dei più deboli. Questo risultato sarebbe stato impossibile se fossimo andati all’opposizione: è proprio questo che intendiamo quando diciamo che il senso del nostro sì al governo Draghi sta nella possibilità e nella capacità che avremo di continuare a cambiare in meglio la vita dei nostri concittadini” concludono.

“Nelle stesse ore in cui altri pontificavano sui social, il Movimento 5 Stelle otteneva importanti risultati in commissione alla Camera durante la discussione del decreto Milleproroghe. Senza di noi non sarebbero passate la proroga del mercato tutelato dell’energia per i consumatori fino al 2022, proposta dal capogruppo Crippa, e lo stop alle trivelle fino a fine settembre, proposto dal collega Vianello. Due esempi tra i tanti che dimostrano che solo stando in maggioranza il Movimento può davvero incidere e portare avanti le proprie battaglie”. Lo dichiara Giuseppe Brescia (M5S), presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera. “E’ comodo stare all’opposizione. Noi, spinti dai nostri iscritti, abbiamo scelto di sporcarci le mani, non la faccia, e ci siamo rimboccati subito le maniche. Grazie al nostro impegno sono stati rinviati i tempi per la realizzazione del deposito nucleare e sono stati estesi anche al 2021 gli incentivi degli impianti di biogas per le imprese agricole. Già dal primo provvedimento esaminato con il nuovo governo continuiamo a portare avanti i nostri temi come transizione energetica, difesa dei consumatori e dell’ambiente” conclude Brescia.

DEPOSITO NUCLEARE

“I Comuni avranno piu’ tempo per fare le loro osservazioni sulla mappa delle aree utilizzabili per il deposito delle scorie nucleari, cosi’ come il PD aveva chiesto. Bene l’approvazione dell’emendamento nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera che, assorbendo anche l’emendamento presentato dal Partito Democratico, da’ 180 giorni anziche’ 60 per la consultazione avviata dopo la pubblicazione della carta Cnapi, la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico. Il seminario nazionale, propedeutico all’adozione della nuova carta, si svolgera’ invece dopo 240 giorni, anziche’ dopo 120”. Lo dichiarano Chiara Braga, responsabile nazionale Ambiente, e Stefania Pezzopane, capogruppo in commissione Ambiente del Partito Democratico.

BIOGAS

“Anche per il 2021 diamo la possibilità alle aziende agricole che realizzano impianti di biogas fino a 300 KW, alimentati con sottoprodotti provenienti da attività di allevamento, di continuare ad accedere agli incentivi previsti per l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, aprendo così la strada al ruolo centrale che l’agricoltura può rivestire nella transizione energetica ed ecologica del Paese”. Lo afferma Gianpaolo Cassese, deputato del Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura. “L’emendamento al decreto Milleproroghe a mia prima firma approvato oggi in commissione è frutto del lavoro di tutti i deputati e le deputate del Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura. + nostra ferma convinzione che le agroenergie, correttamente dimensionate e incentivate, possano rappresentare la chiave di volta per la ripresa del Paese in chiave green e dunque per il raggiungimento dei fondamentali obiettivi di azzeramento delle emissioni climalteranti” prosegue Cassese. “Dopo questo primo importante passo metteremo tutto il nostro impegno per utilizzare la leva del Piano nazionale di ripresa e resilienza per incentivare questa filiera e raggiungere nuovi traguardi in termini di sostenibilità, economia circolare e impatto ambientale e di creazione di posti di lavoro” conclude il deputato.

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