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Eco-fashion

Moda, i marchi più “eco” non sono così sostenibili

Cosa scrive il Guardian a proposito dei marchi di moda che si mostrano eco-sostenibili ma aumentano le emissioni

“La moda rappresenta il 10% delle emissioni di carbonio nel mondo ed è la seconda industria più inquinante al mondo”. Il Guardian ha fatto un punto sul mondo del fashion, arrivando alla conclusione che se da un lato molti big brands si sono adoperati per intraprendere la strada della sostenibilità, dall’altro questo non ha significato un reale impatto contro ulteriori emissioni.

IL CARBON DISCLOSURE PROJECT

Nel primo caso, scrive Rachel Donald, “molti marchi hanno aderito a uno schema chiamato Carbon Disclosure Project (CDP), un organismo indipendente che assegna dei voti per la performance ambientale”. Si tratta di un progetto al quale ha aderito anche il governo italiano. In sostanza, prevede una cooperazione tra aziende per combattere l’impatto ambientale, facendo fede sulla Global Reporting Iniziative del 2002 e raccogliendo dati sulle emissioni di carbonio.

DOVE INGANNANO LE AZIENDE DI MODA

“Tuttavia – scrive il quotidiano progressista della City – grazie al modo in cui vengono calcolati i punteggi, nomi noti come H&M e Nike possono dichiarare una diminuzione complessiva delle emissioni annuali di anidride carbonica – e ricevere alti punteggi dal CDP – nonostante le loro effettive emissioni aumentino”.

Le emissioni sono suddivise in tre scale: Scope 1, 2 e 3. Questo modo “è anche fondamentale per capire come i marchi possono sembrare ridurre le loro emissioni totali”. Le prime derivano direttamente da chi usa combustibili fossili, le seconde “sono quelle che provengono dall’energia acquistata dai fornitori di servizi pubblici. Le emissioni Scope 3 sono tutte le altre emissioni indirette che si verificano lungo la catena del valore”.

Le aziende tendono, però, a non considerare quest’ultimo livello evitando di sentirsi responsabili per il proprio inquinamento.

COSA DICONO GLI ESPERTI

“Celebrare il successo di questo tipo di disaccoppiamento relativo è una ricetta per il disastro”, ha detto James Dyke, professore associato di scienze del sistema terra presso l’Università di Exeter. “Il riscaldamento globale si fermerà quando smetteremo di pompare gas serra nell’atmosfera. Nike ha qualche milione in più in banca non cambia le cose”.

Insomma, se l’abito non fa il monaco fa certamente illudere di migliorare il pianeta.

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