Una domanda di gas più debole a causa degli inverni miti 2023 e 2024, gli obiettivi sul risparmio energetico e la debole domanda industriale nell’Unione europea hanno fatto aumentare le scorte e abbassare i prezzi
Due inverni più caldi consecutivi hanno aumentato le scorte di gas naturale negli Stati Uniti e in Europa, e hanno allentato le preoccupazioni sull’approvvigionamento innescate dall’invasione russa dell’Ucraina e dal taglio della maggior parte della fornitura di gas russo verso l’Unione europea.
LA SITUAZIONE DEL GAS IN EUROPA E NEGLI STATI UNITI
Secondo gli ultimi dati dell’EIA (Energy Information Administration), le scorte statunitensi di gas naturale nella settimana terminata il 22 marzo sono state del 41% in più rispetto alla media quinquennale e del 23% in più rispetto allo scorso anno.
Come scrive Tsvetana Paraskova su Oilprice, l’Europa, da parte sua, è appena uscita dalla stagione di riscaldamento invernale con il più alto livello di gas rimasto negli stoccaggi. Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, al 1° aprile la capacità di stoccaggio del gas dell’Unione europea era piena al 58,7%. Si tratta finora di un livello record di scorte alla fine di ogni inverno in ogni anno.
Una domanda più debole a causa degli inverni più miti del 2023 e del 2024, degli obiettivi di risparmio energetico e della debole domanda industriale nell’Unione europea hanno fatto aumentare le scorte e abbassare i prezzi. Mentre gli esportatori di GNL, in particolare il Qatar, hanno annunciato nuovi importanti progetti di espansione, secondo gli analisti il mondo, presto, potrebbe ritrovarsi con un eccesso di gas. “Ci aspettiamo che l’eccesso di offerta nel mercato del gas nei prossimi anni raggiungerà i massimi pluridecennali”, ha affermato Morgan Stanley in una recente nota diffusa dalla CNBC.
IL MERCATO GLOBALE DEL GNL
Attualmente, la capacità del mercato globale del GNL è di circa 400 milioni di tonnellate all’anno (mtpa), ma altri 150 mtpa sono in costruzione, il che rappresenterebbe “un’ondata di espansione record”, secondo gli analisti delle materie prime di Morgan Stanley.
Un’affidabile fornitura di gas naturale sarebbe una buona notizia per i consumatori di tutto il mondo. Se i prezzi più bassi proseguiranno, potrebbero incentivare una maggiore domanda negli Stati Uniti, in Europa e in Asia, portando a prezzi più alti e ad una maggiore produzione negli Stati Uniti, dove i produttori si stanno preparando a rimettere in linea i giacimenti quasi finiti, non appena i prezzi inizieranno a salire.
L’eccesso di offerta e i bassi prezzi del gas negli Stati Uniti hanno spinto molti produttori ad iniziare a ridurre la produzione. Alcuni, però, stanno anche accumulando scorte in pozzi pronti ad iniziare ad estrarre, non appena i prezzi risaliranno. I produttori si aspettano che i prezzi del gas si riprendano il prossimo anno, a fronte della crescente domanda di esportazioni di GNL e dei nuovi impianti di esportazione che dovrebbero entrare in funzione nel 2025.
GLI STOCCAGGI E LE MISURE SULLA DOMANDA DI GAS IN EUROPA
Nonostante i bassi prezzi negli Stati Uniti, i produttori nazionali continuano ad essere ottimisti riguardo alle prospettive a lungo termine del gas come combustibile, sia in America che all’estero. In Europa, il mese scorso, l’Ue ha stabilito di proseguire le misure volontarie di riduzione della domanda di gas, incoraggiando i Paesi a continuare a ridurre il loro consumo, fino al 31 marzo 2025, di almeno il 15% rispetto al consumo medio di gas tra il 1° aprile 2017 e il 31 marzo 2022.
Sebbene il volume degli stoccaggi pieni al 100% rappresenti solo circa un quarto del consumo Ue durante l’inverno, gli elevati livelli delle scorte – con oltre il 58% di riempimento – all’inizio della stagione di rifornimento di aprile renderanno più semplice per l’Europa raggiungere in anticipo, ancora una volta, l’obiettivo di raggiungere una capacità del 90% entro il 1° novembre.
GLI SCENARI SUI PREZZI E SUL GNL
Quest’anno, tuttavia, potrebbe essere l’ultimo per la fornitura del gas russo attraverso l’Ucraina, dal momento che l’accordo pluriennale di transito scadrà il 31 dicembre 2024. Sia l’Ucraina che l’Unione europea hanno dichiarato che non estenderanno l’accordo di transito, il che pone alcuni Paesi Ue dell’Europa centrale, come Austria e Slovacchia, nella posizione più vulnerabile per le forniture.
I prezzi del gas in Europa “quest’estate potrebbero crollare fino a 6,70 dollari per milione di unità termiche britanniche (MMBtu), grazie ad un inverno mite e alle ampie scorte di gas”, ha affermato Wood Mackenzie in un rapporto del mese scorso. “Gli elevati livelli di stoccaggio creano un rischio di ribasso per i prezzi con l’avanzare dell’estate. Con gli stoccaggi prossimi alla piena capacità, stimiamo che ci sarà un eccesso di offerta fino a 10 miliardi di metri cubi”, ha spiegato Mauro Chavez, responsabile mercati europei del gas e GNL di WoodMac.
L’offerta in eccesso dovrà essere assorbita attraverso il GNL flottante o utilizzando lo stoccaggio disponibile in Ucraina e, secondo la società di consulenza, ciò richiede un differenziale estate-inverno di oltre 2 dollari/MMBtu. In Asia, un’ampia disponibilità di GNL potrebbe stimolare gli acquisti da parte di acquirenti sensibili ai prezzi nel sud e nel sud-est asiatico, come India e Thailandia. Il mix tra prezzi bassi e un’offerta sufficiente potrebbero creare una maggiore domanda, che assorbirebbe l’eccesso attualmente previsto nel mercato globale del gas.