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Gasdotto Nord Stream

Nord Stream 2, Wintershall fiduciosa sul progetto

“Restiamo fiduciosi che il progetto Nord Stream 2, importante per l’Europa, venga realizzato nel prossimo futuro e siamo anche fiduciosi che tutti i nostri prestiti saranno rimborsati come concordato contrattualmente”

La tedesca Wintershall Dea – che sta cofinanziando il gasdotto Nord Stream 2 da 55 mld di mc/anno – è “fiduciosa” che il progetto sarà presto realizzato. Lo ha dichiarato il CEO Mario Mehren secondo quanto riferisce S&P Global Platts.

DA POSARE SOLO 160 KM MA IL PERICOLO SONO LE SANZIONI USA

Restano da posare solo 160 km di Nord Stream 2 nelle acque danesi, ma la minaccia di sanzioni statunitensi contro le aziende coinvolte nella posa del gasdotto ha visto sospendere i lavori dalla fine dello scorso anno. Wintershall Dea è una delle cinque società energetiche europee – insieme alla francese Engie, all’austriaca OMV, all’anglo-olandese Shell e alla tedesca Uniper – che hanno cofinanziato il progetto, impegnandosi ciascuna a pagare 950 milioni di euro.

MEHREN FIDUCIOSO

“Wintershall Dea come finanziatore del progetto non è stato finora influenzato da alcuna sanzione – ha detto Mehren in una call di un analista successiva al rilascio dei risultati del secondo trimestre della società .- Restiamo fiduciosi che questo progetto, importante per l’Europa, venga realizzato nel prossimo futuro e siamo anche fiduciosi che tutti i nostri prestiti saranno rimborsati come concordato contrattualmente”.

TONI MENO OTTIMISTICI DA UNIPER

Il tono ottimista di Mehren è però in contrasto con i commenti fatti da Uniper prima di ferragosto. L’azienda tedesca aveva affermato che con l’intensificazione degli sforzi degli Stati Uniti per sanzioni mirate contro Nord Stream 2, “la probabilità di un ritardo o addirittura di un mancato completamento del gasdotto è in aumento”.

SANZIONI STATUNITENSI

A luglio, Nord Stream AG, la società che si sta occupano del progetto del gasdotto, aveva affermato che gli investimenti necessari per completare il gasdotto avrebbero potuto essere bloccati se gli Stati Uniti avessero imposto sanzioni contro le aziende coinvolte nel progetto.

Il 15 luglio il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti aveva aggiornato parte della sua legislazione sul Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act (CAATSA) dell’agosto 2017. Grazie all’update le aziende coinvolte nella costruzione del collegamento Nord Stream 2 possono ora essere prese di mira, mentre prima erano esentate da potenziali misure ai sensi della legislazione CAATSA.

Ma sono allo studio anche sanzioni più estese contro il progetto che riguarderebbero più aziende coinvolte nella posa del segmento finale della linea, compresi i fornitori di servizi e gli assicuratori.

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