Advertisement vai al contenuto principale
Uniper

Per Uniper aumento dei rischi sul Nord Stream 2

A lungo termine, Uniper si sta concentrando sull’idrogeno ma raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati per la Germania e l’Europa “non sarà né facile né veloce”

La società tedesca Uniper, ha segnalato un aumento del rischio per il gasdotto Nord Stream 2 ma ha anche leggermente alzato la sua previsione dei guadagni per il 2020.

“Con l’intensificazione degli sforzi degli Stati Uniti per l’adozione di sanzioni mirate contro il progetto Nord Stream 2, la probabilità di un ritardo o addirittura di un mancato completamento del gasdotto è in aumento – ha detto nel suo report sui conti -. Nel caso in cui il progetto non possa essere completato, Uniper potrebbe dover compromettere il prestito fornito a Nord Stream 2”, ha aggiunto, senza fornire ulteriori dettagli.

LE CINQUE AZIENDE EUROPEE

Cinque società energetiche europee – la francese Engie, l’austriaca OMV, l’anglo-olandese Shell e le tedesche Uniper e Wintershall Dea – hanno cofinanziato il progetto, impegnando circa 950 milioni di euro.
Nel frattempo, la produzione di energia elettrica di Uniper, Russia compresa, è scesa del 18% nei primi sei mesi dell’anno a 47 TWh,.

La produzione europea è scesa del 25% a 25,6 TWh a fronte di una minore produzione nucleare in Svezia, mentre la produzione di energia fossile è diminuita a causa della riduzione della domanda dovuta al coronavirus in Germania, Paesi Bassi e Regno Unito.

LA NUOVA STRATEGIA SI CONCENTRA SULL’IDROGENO

A lungo termine, Uniper si sta concentrando sull’idrogeno: raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati per la Germania e l’Europa “non sarà né facile né veloce”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Uniper Andreas Schierenbeck, nominato dal governo tedesco nel consiglio nazionale dell’idrogeno.

L’implementazione della strategia di Uniper per la sua attività di produzione di energia elettrica in Europa per essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2035 sta progredendo, ha aggiunto, prendendo atto delle partnership con Siemens e General Electric per valutare il suo portafoglio di centrali elettriche in Germania, Regno Unito e Paesi Bassi isull’idrogeno sostenibile.

L’amministratore delegato ha confermato l’intenzione di Uniper di chiudere 2,9 GW di carbone tedesco entro il 2025, mentre le unità a gas da 1,4 GW Irsching 4 e 5 a gas torneranno in naftalina a ottobre, con un anno di anticipo rispetto al previsto, a fronte di uno spostamento dei margini di generazione dal carbone al gas.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su