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Norvegia

Come andranno gli investimenti sul petrolio in Norvegia

La Norvegia è il più grande produttore di petrolio dell’Europa occidentale: nel 2021 si prevedono investimenti nel settore per 20 miliardi di dollari

Negli ultimi mesi le compagnie petrolifere norvegesi hanno ampliato i loro piani di investimento per il 2021, che restano comunque più ristretti rispetto a quelli del 2020. E per l’anno prossimo, il 2022, hanno intenzione di diminuire le spese.

Lo ha rivelato un’indagine di Statistics Norway (SSB), l’istituto di statistica norvegese.

GLI INVESTIMENTI SUL PETROLIO NEL 2021 E NEL 2022

La Norvegia è il più grande produttore di petrolio dell’Europa occidentale, e l’industria dell’oil & gas vale circa un quinto della sua economia. Nel 2021 il settore prevede di investire 173,6 miliardi di corone norvegesi (circa 20,5 miliardi di dollari). È una cifra più alta di quella che l’SSB aveva comunicato lo scorso novembre, ovvero 166,3 miliardi di corone, ma più bassa di quella del 2020, 179,3 miliardi.

Le previsioni iniziali di spesa per il 2022 parlano di 138 miliardi, quasi il 9 per cento in meno di quanto aveva stimato l’anno scorso l’SSB per il 2021.

IMPATTO SULLA CRESCITA

Considerato il peso dell’industria petrolifera nell’economia della Norvegia, i livelli di investimento delle aziende del settore avrà sia un impatto di breve termine sulla crescita del paese, sia delle conseguenze di più lungo termine sulla produzione di petrolio.

GLI INCENTIVI DELLA NORVEGIA AL PETROLIO

L’anno scorso il parlamento norvegese ha approvato degli incentivi fiscali per stimolare gli investimenti nel petrolio e nel gas naturale. Di conseguenza, aziende come Equinor hanno promesso di accelerare con lo sviluppo dei progetti per dare inizio alle attività. Per poter accedere agli incentivi – che, secondo le stime, garantiranno una riduzione dei costi di sviluppo di circa 10 dollari per barile di petrolio –, i progetti dovranno però essere approvati entro la fine del 2022.

LO SVILUPPO DEL CAMPO JOHAN SVERDRUP

A fine gennaio Equinor aveva detto che entro la metà del 2021 l’output del campo Johan Sverdrup arriverà a 535mila barili di petrolio al giorno, contro i 500mila registrati alla fine dell’anno scorso. Per la fine del 2022 è invece previsto l’avvio della seconda fase di sviluppo del campo, situato nel mare del Nord.

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