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Equinor

Equinor alza le stime sull’output di Johan Sverdrup

La compagnia petrolifera statale norvegese Equinor ha annunciato ieri un aumento della capacità produttiva di Johan Sverdrup, il più grande campo di petrolio della Norvegia.

COSA HA DETTO EQUINOR

Equinor ha detto che entro la metà del 2021 l’output di Johan Sverdrup arriverà a 535mila barili di petrolio al giorno, contro i 500mila registrati alla fine dell’anno scorso.

L’ANNUNCIO DI LUNDIN

Lo stesso annuncio è stato fatto anche da Lundin Energy, società petrolifera svedese e partner di Equinor. Che ha precisato che l’aumento della capacità produttiva di Johan Sverdrup precederà l’inizio della seconda fase di sviluppo del campo, prevista per la fine del 2022.

Secondo le stime di Lundin, la fase due del progetto porterà ad un ulteriore aumento dell’output: 720mila barili al giorno.

I NUMERI DI JOHAN SVERDRUP

Il campo Johan Sverdrup, nel mare del Nord, è stato scoperto da Lundin nel 2010. L’operatore è Equinor, di cui Lundin è partner con una quota del 20 per cento nel progetto. Le attività sono iniziate nel novembre del 2019 e hanno ravvivato – scrive S&P Global Platts – la produzione petrolifera della Norvegia: nel 2020 l’output è cresciuto del 15 per cento rispetto all’anno prima, per 2 milioni di barili al giorno. Dal campo si estrae un greggio “medio” per quanto riguarda il contenuto di zolfo, a differenza delle qualità tipiche del mare del Nord; è particolarmente utilizzato dalle raffinerie indipendenti cinesi.

GLI OBIETTIVI DI LUNDIN SU EMISSIONI E OUTPUT

Lundin ha fatto sapere di aspettarsi di raggiungere la neutralità carbonica per quanto riguarda le emissioni di CO2 legate alle sue attività entro il 2025, cinque anni prima di quanto inizialmente previsto. Oltre ad aver investito in energie rinnovabili, la società ha iniziato a sostenere progetti di forestazione.

Nel 2021 Lundin conta di produrre tra 170mila e i 190mila barili di petrolio equivalente al giorno, contro i 164.500 dell’anno scorso. Nel 2021 la società aumenterà le spese in esplorazione, portandole a 260 milioni di dollari dai 153 milioni del 2019.

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