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Nucleare

Per l’industria nucleare tendenza al declino inevitabile

È il pensiero espresso da Mycle Schneider, principale autore del World Nuclear Industry Status Report

L’industria nucleare globale è in declino. Lo dimostra la diminuzione del numero di nuovi reattori negli ultimi anni che hanno lasciato molto spazio alla crescita del settore del decommissioning a lungo termine. È il pensiero espresso da Mycle Schneider, principale autore del World Nuclear Industry Status Report (WNISR), e secondo il quale il panorama energetico globale si sta spostando sempre di più verso le energie rinnovabili a fronte di reattori nucleari non più competitivi.

TASSO DI RINNOVAMENTO DEL NUCLEARE TROPPO BASSO PER GARANTIRE LA SOPRAVVIVENZA

nuclear“Se l’energia nucleare è un organismo vivente in via di estinzione, il tasso di rinnovamento è troppo basso per garantire la sua sopravvivenza – ha detto Schneider in una conferenza stampa raccontata dal Korea Herald -. Abbiamo delle specie invasive…..l’energia nucleare ha a che fare con le energie rinnovabili”.

SENZA LA CINA NEL 2017 L’ENERGIA NUCLEARE PRODOTTA A LIVELLO MONDIALE SAREBBE DIMINUITA

L’energia prodotta dai reattori nucleari è aumentata dell’1 per cento all’anno fino a 2.503 terawattora nette nel 2017, ma è ancora inferiore a quella prodotta nel 2001 e del 4 per cento al di sotto del picco storico del 2006, secondo il rapporto WNISR. Senza la Cina, che l’anno scorso ha aumentato la sua produzione nucleare del 18 per cento, la produzione mondiale di energia nucleare sarebbe di nuovo leggermente diminuita nel 2017, ha osservato il ricercatore. “L’aggiunta di capacità nucleare è stata del tutto insignificante. Se ci fosse un reattore o qualcos’altro, sarebbe irrilevante per la tendenza globale”, ha detto Schneider ammettendo che l’industria nucleare “è sempre più minacciata e questo è il motivo per cui …. i reattori chiudono e paesi come Stati Uniti e Svezia sono sotto pressione sul mercato”.

NUCLEARE POTENTE BARRIERA ALL’INNOVAZIONE, INDUSTRIA DOVREBBE SPOSTARE LA SUA ATTENZIONE SUL DECOMMISSIONING

In termini di ruolo dell’energia nucleare nella lotta contro il cambiamento climatico, Schneider ha ammesso che i reattori non sono l’opzione migliore in termini di efficienza economica e sicurezza. Inoltre, nonostante l’inevitabile trend delle energie rinnovabili, i reattori nucleari esistenti spesso diventano “potenti barriere all’innovazione”, come mostrato in paesi come la Corea del Sud, il Giappone e la Germania. Per mantenere le competenze per una gestione sicura del parco centrali esistente e prepararsi alla loro chiusura, Schneider ha suggerito che l’industria nucleare sposti la sua attenzione sul mercato del decommissioning. A metà del 2018, 115 reattori nucleari sono in fase di disattivazione, pari al 70 per cento dei reattori permanentemente chiusi nel mondo, secondo il rapporto. Solo 19 unità sono state completamente disattivate: 13 negli Stati Uniti, cinque in Germania e uno in Giappone. Di queste, 10 sono state restituite allo stato di “greenfield”, il che significa che il sito è sicuro per il riutilizzo come, ad esempio, abitazione, agricoltura o l’industria.

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