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Nucleare

Declino in vista per l’energia nucleare secondo l’Onu

In un nuovo rapporto l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha ammesso che il settore dovrà affrontare delle sfide importanti con l’invecchiamento dei reattori e la ridotta competitività dell’industria nucleare

La capacità globale di generazione di energia elettrica attraverso il nucleare potrebbe ridursi drasticamente nei prossimi decenni con il pensionamento dei reattori obsoleti e la riduzione della competitività dell’industria. È quanto emerge dal 38esimo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) dell’Onu “Energy, Electricity and Nuclear Power Estimates for the Period up to 2050” dal quale si evince come la tendenza al ribasso possa contribuire anche al rallentamento degli sforzi globali per mitigare i cambiamenti climatici.

DIFFICOLTÀ NEL MANTENERE LA SUA POSIZIONE ATTUALE NEL MIX ENERGETICO MONDIALE

nucleareNel complesso, le proiezioni contenute nel rapporto Onu suggeriscono che l’energia nucleare potrebbe avere difficoltà a mantenere la sua posizione attuale nel mix energetico mondiale. Nello scenario peggiore, fino al 2030 le proiezioni indicano che la capacità di generazione di energia elettrica nucleare potrebbe diminuire di oltre il 10% rispetto a una capacità installata netta di 392 GW(e) alla fine del 2017. Nel caso più favorevole, la capacità di produzione potrebbe aumentare del 30% a 511 GW(e), con un calo di 45 GW(e) però rispetto alle proiezioni dello scorso anno. A più lungo termine, la capacità di generazione al 2040 sul totale potrebbe raggiungere il 2,8% rispetto al 5,7% attuale.

AMANO (AIEA): SENZA SVILUPPO DEL NUCLEARE DIFFICILE RAGGIUNGERE UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

“La tendenza al ribasso delle nostre proiezioni per la capacità installata fino al 2050 suggerisce che, senza progressi significativi nell’utilizzo di tutto il potenziale del nucleare, sarà difficile per il mondo assicurare energia sufficiente per raggiungere uno sviluppo sostenibile e mitigare i cambiamenti climatici”, ha detto il Direttore Generale dell’Aiea Yukiya Amano.

NEL MONDO 455 REATTORI PER 399 GW DI CAPACITÀ INSTALLATA

L’ampia portata delle proiezioni è dovuta anche al considerevole numero di reattori che si prevede verranno posti in quiescenza intorno al 2030 in particolare in Nord America e in Europa, e alla possibilità di sostituirli con nuove capacità nucleari. L’energia nucleare ha prodotto circa il 10% dell’elettricità mondiale nel 2017, pari a circa un terzo dell’elettricità totale a basse emissioni di carbonio. Ad oggi, i 455 reattori nucleari in funzione nel mondo hanno un livello record di 399,8 GW(e) di capacità totale netta installata.

SULLE PROSPETTIVE DEL NUCLEARE PESANO BASSO PREZZO DEL GAS, RINNOVABILI E FUKUSHIMA

Nel breve termine, secondo il rapporto, il basso prezzo del gas naturale, l’impatto delle fonti di energia rinnovabile sui prezzi dell’elettricità e le politiche nucleari nazionali in diversi paesi a seguito dell’incidente della centrale nucleare giapponese di Fukushima nel 2011 dovrebbero continuare a pesare sulle prospettive di crescita dell’energia nucleare. Inoltre, il settore dell’energia nucleare deve affrontare tempi e costi di costruzione più elevati a causa dell’aumento dei requisiti di sicurezza, delle sfide nell’implementazione di tecnologie avanzate e di altri fattori. Tuttavia, l’interesse per l’energia nucleare rimane forte nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia, dove paesi come la Cina e l’India hanno bisogno di enormi quantità di elettricità e vogliono anche ridurre le emissioni di gas serra. Secondo il rapporto Onu, gli impegni concordati nella 21a sessione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21) potrebbero anche produrre un impatto positivo sullo sviluppo dell’energia nucleare in futuro.

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