Nel complesso, la crisi del coronavirus ha avuto un impatto sui guadagni (EBITDA) di 1,5 miliardi di euro, con un calo del 2,7% su base annua
EDF ha mantenuto il suo obiettivo di produzione nucleare del 2021 in un range tra 330 e 360 TWh dopo che la produzione del 2020 è scesa al minimo storico di 335,4 Twh.
33 TWH DI CALO DA IMPUTARE AL CORONAVIRUS
Secondo l’utility transalpina circa 33 TWh di declino nucleare del 2020 sono da imputare direttamente alla pandemia di coronavirus, che ha costreatto a una riprogrammazione della manutenzione dei reattori.
Anche la chiusura della centrale nucleare di Fessenheim e le interruzioni prolungate a Flamanville e Paluel hanno ridotto la produzione dalle previsioni di EDF di 375 TWh-390 TWh per il 2020, ha evidenziato S&P Global Platts.
La disponibilità del reattore nel 2020 è scesa al minimo storico del 61,7% (contro il 68,6% nel 2019) mentre la produzione idroelettrica in Francia l’anno scorso è aumentata di 5 TWh rispetto all’anno precedente, a 44,7 Twh.
GLI EFFETTI SUL REGNO UNITO
Nel Regno Unito, la produzione nucleare è scesa di 5,3 TWh a 45,7 TWh nel 2020.
IMPATTO SUI CONTI PER 1,5 MLD DI EURO
Nel complesso, la crisi del coronavirus ha avuto un impatto sui guadagni (EBITDA) di 1,5 miliardi di euro, con un calo del 2,7% su base annua a 16,2 miliardi di euro.
Per il 2021, l’azienda prevede 17 miliardi di euro di EBITDA.